Ponte di Isella, scontro con Anas. Il sindaco: “Lo vogliono cedere al Comune o non apriranno”

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Per Anas il ponte deve essere comunale, il sindaco: “Come potremo mai farcene carico?”

“Pretesa irricevibile per un piccolo comune come il nostro. Non cederemo a nessuna forzatura”

CIVATE – Dopo tanta attesa, l’inaugurazione del nuovo Ponte di Isella rischia di avere un sapore amaro o ‘saltare’ ad altra data rispetto alla fine luglio ad oggi programmata: la questione, non da poco, riguarda la competenza sul nuovo viadotto, ovvero chi dovrà farsi carico della sua manutenzione nei prossimi anni, chi ne sarà responsabile di fronte ad eventuali problematiche.

Per Anas il nuovo ponte dovrà essere in carico al Comune di Civate. “Corrisponde al vero il fatto che poche settimane fa il sindaco ha ricevuto un ‘aut aut’ da parte di Anas : o firmo la cessione oppure il ponte non aprirà – spiega lo stesso primo cittadino Angelo Isella – ma l’amministrazione di Civate non cederà a nessuna forzatura”.

Angelo Isella, sindaco di Civate

Per il municipio civatese, il nuovo ponte “sostituisce quello realizzato a suo tempo dalla Provincia di Como su quella che era la ss639 diventata poi ss36, ha ragione di esistere perché c’è una statale che passa lì sotto. Non è transitato solo da traffico urbano, altrimenti perché avrebbero fatto un ponte a misura anche di trasporti eccezionali”.

Paradossale, per il sindaco di Civate, “che un piccolo comune come il nostro, di 3,5 mila abitanti, debba farsi carico della manutenzione di un ponte che da solo vale quanto il bilancio annuale dello stesso comune. Non avremmo né soldi né competenze tecniche: cosa facciamo, mandiamo gli operai del Comune a stringere i bulloni? Senza contare che sarebbe Anas a doversi poi organizzare per la chiusura della statale durante i lavori. Un’attività di manutenzione che finora ha sempre fatto l’ente stradale”.

“Anas dice che in precedenti comunicazioni da loro inviate non avremmo dato risposta, ma le risposte ci sono eccome e il Comune non ha mai cambiato idea, né con il sindaco Mauri né ora” dice Isella.

Sarà chiesto l’intervento del Ministro

Il caso è destinato ad alzarsi di livello istituzionale. Il sindaco Isella ha fatto sapere che è già stato chiesto un tavolo di confronto in prefettura e che scriverà al ministero.

“Si parla di attenzione alle infrastrutture e soprattutto ai ponti dopo i fatti tragici che ben conosciamo, e ora si vuole dare in mano ad un piccolo comune come il nostro la responsabilità su un ponte come questo che transita sopra una strada statale. Se firmassi una cosa del genere farei un cattivo servizio istituzionale, nei confronti soprattutto dei miei cittadini – prosegue il sindaco – Se così sarà dovrà essere un decreto ministeriale a deciderlo, non solo per Isella ma per tutti i ponti in Italia su cui ancora oggi non sono chiare le competenze”.