Correre in montagna, sei sicuro? Grande partecipazione al convegno

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Correre in montagna sei sicuro convegno soccorso alpino team pasturo

Organizzatori di gare, atleti e soccorritori a confronto su un tema sempre più sentito

Numeroso il pubblico presente: “La sicurezza è una questione sempre più preminente”

BARZIO – Il gotha della corsa in montagna lecchese e in parte di quella lombarda ha partecipato venerdì sera all’incontro “Correre in montagna. Sei Sicuro?”. Convegno che si è svolto davanti a un numerosissimo pubblico assiepato nella sala Pensa della sede della Comunità Montana della Valsassina Valvarrone Val d’Esino e Riviera, organizzato dalla stazione Valsassina – Valvarrone del Soccorso Alpino (Cnsas) della XIX Delegazione Lariana in collaborazione con il Team Pasturo.

Tra i presenti in sala anche il runner Luca del Pero neo vice campione mondiale della Skyrunning World Series, Maurizio Torri tra gli organizzatori del celebre Kima e Filippo Fazzini neo eletto nel consiglio Fidal Lombardia.

Correre in montagna sei sicuro convegno soccorso alpino team pasturo

Ma sono stati davvero tantissimi gli appassionati che hanno partecipato all’incontro introdotto dal capo stazione del Soccorso Alpino Valsassina – Valvarrone Alessandro Spada (tra i relatori) mentre gli onori di casa sono stati affidati al presidente della Comunità Montana Fabio Caneprari. In platea anche figure istituzionali come i sindaci di Cortenova Sergio Galperti e di Casargo Antonio Pasquini, insieme al consigliere regionale Giacomo Zamperini che ha portato i suoi saluti. Assente giusticato il sottosegretario regionale Mauro Piazza.

La serata, moderata da Caterina Franci di Lecconotizie.com (media partner dell’evento), si è aperta con l’intervento dell’avvocato di FisKy Flavio Saltarelli, incentrato sulla responsabilità legale di atleti e organizzatori di gare.

Caterina Franci Correre in montagna sei sicuro convegno soccorso alpino team pasturo (16)
Caterina Franci di LeccoNotizie.com

Sollecitato da un intervento del pubblico, l’avvocato ha fatto sapere che al momento non c’è stato alcun contenzioso legale in questo ambito, ma rischi e pericoli a cui pensare e per i quali prendere tutte le possibili contromisure sono davvero tanti. “Per ridurre al minimo le eventuali responsabilità, gli organizzatori di una gara devono cercare di ridurre e laddove è possibile prevenire ogni pericolo. Come lo è stato per esempio quest’anno al Kima, dove a causa dell’evidente pericolo di caduta sassi, i concorrenti in alcuni punti hanno dovuto indossare il caschetto da regolarmente. Come ad esempio, nei tratti in cui vengono usate le racchette, sarebbe opportuno che nel regolamento di gara si indichi ai concorrenti l’utilizzo degli occhiali, per scongiurare eventuali infortuni causati dagli atleti che precedono a causa dell’utilizzo delle racchette”.

Tra le altre accortezze, segnalare lungo il percorso che quel giorno, su quel sentiero, si svolgerà una corsa, informando così coloro che stanno effettuando un’escursione.

Ciò che può apparire un dettaglio o un’esasperazione in termini di regole e regolamenti non lo è laddove succede un incidente e vengono chiamate in causa le assicurazioni. Aspetto questo che l’avvocato Saltarelli ha ben sottolineato.

Aspetti ai quali è doveroso prestare assoluta attenzione ancor più a fronte dell’incremento di gare e partecipanti che in questi ultimi anni hanno accresciuto il mondo del trail e non solo.

Alessandro Spada
Alessandro Spada

A snocciolare questi numeri è stato proprio il capo stazione Spada che ha ricordato: “Se una ventina di anni le gare organizzate in provincia erano una decina a dir tanto, lo scorso anno ne sono state organizzate complessivamente 55, concentrate tra i mesi di maggio e settembre. Se facciamo un conteggio sommario in difetto del numero di partecipanti considerando 200 iscritti per gara parliamo di 10.000 runner che hanno corso”. Numeri che, come precisato, hanno trasformato profondamente le competenze e gli impegni richiesti agli organizzatori, anche in termini di sicurezza e responsabilità.

Sicurezza quindi, una sorta di parola d’ordine per tutti coloro che organizzano gare, come del resto hanno testimoniato i quattro relatori intervenuti, Cesare Molteni (2Slow -ResegUp), Alberto Zaccagni (Team Pasturo – ZacUp e Grigne Sky Marathon), Andrea Gaddi (Utlac 250) e Davide Gianola (As Premana – Giir di Mont).

Cesare Molteni
Cesare Molteni

Cesare Molteni ha sottolineato l’importante lavoro dei volontari, formati minuziosamente anche sul fronte sicurezza. A fronte di quanto accaduto nell’edizione 2023 della gara quando, a causa di un forte maltempo gli organizzatori avevano fermato la competizione e gli atleti, l’organizzatore ha ricordato l’istituzione, a partire da quest’anno, di un percorso alternativo proprio in caso di condizioni meteo avverse proprio per garantire la sicurezza di tutti i partecipanti. “L’imprevedibilità in montagna è l’elemento incontrollabile, il meteo è tenuto costantemente controllato fino alla partenza della gara ma può succedere che cambi improvvisamente ed in maniera repentina”.

Alberto Zaccagni

Concetti ribaditi anche dai colleghi Alberto Zaccagni e Davide Gianola mentre Andrea Gaddi è entrato nel merito dell’organizzazione complessa di un Ultra Trail come quello intorno al Lago di Como, 250 km e più notti di corsa.

“Decidere di sospendere la corsa dispiace agli atleti ma assicuro che prima di tutto dispiace a noi organizzatori che alle spalle abbiamo un lavoro di 9-12 mesi” ha detto Zaccagni, che ha colto l’occasione per ringraziare tutti i volontari e i soggetti che fanno parte della macchina organizzativa.

Andrea Gaddi Correre in montagna sei sicuro convegno soccorso alpino team pasturo
Andrea Gaddi

Certamente ciò che ha accomuna l’importante lavoro di ‘regia’ dietro le gare di corsa in montagna, skyrunning e trail running è la sinergia con la macchina dei soccorsi e con la Guida Alpina, con le quali si svolgono sopralluoghi lungo il percorso e ci si confronta sulla questione sicurezza.

Davide Gianola dell’ASP Premana Correre in montagna sei sicuro convegno soccorso alpino team pasturo
Davide Gianola

A spiegare mansioni e responsabilità è stata quindi la guida alpina lecchese Massimiliano Gerosa, certificata per per questa mansione: “La Guida Alpina svolge i sopralluoghi sul percorso della gara, lo attrezza dove si ritiene necessario e valuta anche le condizioni di sicurezza per il suo svolgimento, sia a livello di meteo che di terreno. La sicurezza – ha ribadito – è un fattore preminente: se non si ravvisano le condizioni, è meglio interrompere la gara”.

Massimiliano Gerosa, guida alpina Correre in montagna sei sicuro convegno soccorso alpino team pasturo
Massimiliano Gerosa

Sul fronte prettamente medico – sanitario è intervenuto il Dottor Mario Milani direttore medico del servizio regionale di Emergenza e Urgenza (AREU) nonché volontario del Cnsas. I dati statistici del Soccorso Alpino della stazione Valsassina Valvarrone, aveva sottolineato Spada, non evidenziano particolari preoccupazioni per quanto riguarda i soccorsi durante gare e allenamenti: “Sulle 55 manifestazioni dello scorso anno abbiamo calcolato un numero di interventi relativamente basso, 30-35 eventi, la maggior parte dei quali malori“.

Il dottor Milani ha sottolineato l’importanza dell’atleta di conoscersi e riconoscere eventuali segnali di difficoltà: “Chi corre in montagna ad alti livelli è seguito anche dal punto di vista medico e solitamente arriva preparato, diverso è il discorso dei cosiddetti amatori, che invece rischiano di più proprio per impreparazione. Faccio un semplice esempio, l’iponatriemia, di cui poco si parla: è una diminuzione della concentrazione sierica di sodio causata da un eccesso di acqua rispetto al soluto. Accade cioé se si eccede con l’idratazione e può causare serie conseguenze”.

dottor Mario Milani, direttore medico di servizio regionale Correre in montagna sei sicuro convegno soccorso alpino team pasturo
Dottor Mario Milani

Di questo grande movimento della corsa in montagna, inteso nella sua accezione più ampia, la testimonianza sull’importanza della sicurezza vista dagli occhi dei runner è stata portata da Martina Bilora, atleta del team New Balance e Daniel Antonioli, campione mondiale di Winter Triathlon.

Martina Bilora Correre in montagna sei sicuro convegno soccorso alpino team pasturo (23)
Martina Bilora

“Per me è fondamentale conoscere il posto in cui vado a correre, non solo durante le gare ovviamente ma soprattutto quando mi alleno – ha raccontato Martina – cerco di non andare da sola e se capita ed è un percorso che non conosco bene mi informo prima e porto sempre con me il cellulare carico, informando anche familiari e amici su dove vado”.

Daniel Antonioli Correre in montagna sei sicuro convegno soccorso alpino team pasturo
Daniel Antonioli

Per Daniel fondamentale anche l’equipaggiamento: “In montagna meglio portare un capo in più che uno in meno, magari si parte che fa caldo poi mentre sali cambi versante e cambia il clima, antivento e antiacqua sono sempre con me, oltre che il cellulare carico, anche se può non prendere, è una sicurezza in più” ha detto.

La serata ha confermato come il tema della corsa in montagna, così legato alla sicurezza e alla passione per l’ambiente alpino, sia profondamente sentito dagli appassionati, ribandendo l’importanza di riflettere su uno sport che coinvolge e unisce sempre più persone. Un successo quello di venerdì sera, che segue a quello dello scorso anno dedicato ai “grandi leader” ispirati dalla montagna del titolo “I segreti dei grandi leader. Quando la montagna ispira sentieri di vita”.