Poiana ferita ad un’ala, recuperata a Pasturo e ‘ricoverata’ al Cras

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La poiana ferita, ricoverata al Cras di Calolzio

Il volatile aveva un’ala spezzata, è stato trovato in località San Calimero a Pasturo

Recuperata, la poiana è stata portata al Cras di Calolzio e visitata dai veterinari. Ora è ricoverata in struttura in attesa di essere liberata

 

PASTURO /CALOLZIO – Sarebbe sicuramente morta senza l’intervento dei veterinari del CRAS (Centro recupero animali selvatici) “Stella del Nord” della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente di Calolziocorte una giovane poiana con l’ala sinistra spezzata che non era in grado di volare.

L’animale è stato trovato nell’area della Grigna, nello specifico in località San Calimero a Pasturo, comune di 1.900 abitanti sempre in provincia di Lecco. Una zona particolarmente amata da chi apprezza le passeggiate all’aria aperta: una di loro, vedendola in difficoltà, ha subito contattato il CRAS LEIDAA.

Arrivata in struttura la poiana è stata subito visitata dall’équipe veterinaria che l’ha trovata in buona salute, le ha steccato l’ala e l’ha portata nella grande voliera perché potesse man mano riprendersi. Accudita dalle volontarie che provvedono a tutte le sue esigenze, sempre munite di guanti (la fauna selvatica non va mai toccata direttamente) sta molto meglio e, assicurano, a breve potrà tornare in natura e vivere libera.

Un centro di soccorso per animali selvatici

Quello della poiana della Grigna è solo uno dei centinaia e centinaia di salvataggi effettuati da “Stella del Nord”. Per un totale di 65 mila metri quadrati, il CRAS comprende spazi specifici per il primo soccorso, l’accoglienza, la degenza e il reinserimento in natura dei piccoli mammiferi e degli ungulati, voliere e tunnel di volo lunghi oltre 20 metri per gli uccelli.

Il tutto con uno staff veterinario di prim’ordine e volontari adeguatamente formati e preparati ad accogliere animali di habitat diversi, montani, lacustri e boschivi.

“Questo CRAS – spiega l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’associazione – è il simbolo della battaglia che LEIDAA conduce a favore di quelli che definisco ‘gli animali di nessuno’, quelli dei boschi e delle campagne. Sarebbe forse più giusto definirli ‘animali di tutti’, ma certo è che la sensibilità nei loro confronti è molto inferiore a quella per gli animali d’affezione. Ricchezza di specie e habitat sono accompagnati in Italia da elevata densità di popolazione, forte antropizzazione e da un consumo di suolo sempre crescente. E purtroppo, quando l’uomo si scontra con l’animale selvatico, è l’animale che ha sempre la peggio. A maggior ragione oggi – prosegue la presidente di LEIDAA – dopo aver lottato per tre legislature e quindi aver ottenuto l’inserimento in Costituzione della tutela di tutti gli animali, ci collochiamo in prima linea a difesa degli ‘animali di nessuno’, li accogliamo tutti senza distinzione di specie o di pregio naturalistico, senza orari, per curarli e restituirli al loro ambiente naturale”.

“La fauna selvatica va conosciuta per essere rispettata al meglio. Chiunque veda un cucciolo solo nel bosco non deve assolutamente avvicinarsi né toccarlo ma, semmai, assicurarsi a debita distanza che la madre non sia nelle vicinanze – aggiunge l’on. Brambilla – Se risulta abbandonato e magari anche ferito deve contattare senza indugi la polizia provinciale e attendere l’intervento di persone esperte che sappiano come operare al meglio. In alternativa può sempre chiamare direttamente il nostro Cras “Stella del Nord” al numero 0341/1910881”.