CALOLZIOCORTE – I tifosi di Calolzio, che speravano di aver chiuso con la sfortuna con la fine del 2013, devono amaramente ricredersi. Coach Bertari si presenta a Piadena senza in lungodegente Cesana – forse in settimana si avrà una diagnosi definitiva sulla spalla malandata – e con vari giocatori acciaccati: Corbetta ha un problema alla coscia, Borghi mal di schiena e Paduano è reduce da un’attacco influenzale.
Vista la mal parata Bertari decide di cambiare le guardie in quintetto: dentro Casati per Paduano e Milan per Amadio. La promozione nello starting five gasa soprattutto il secondo che, con due triple e due liberi a segno, è il giocatore calolziese più incisivo dei primi dieci minuti, chiusi purtroppo sotto col punteggio di 23-15.
La partenza del secondo quarto è da incubo per i lecchesi: Piadena pigia sull’acceleratore e timbra un 10-2 che fissa il punteggio parziale sul 33-17. Con le spalle al muro Calolzio si compatta e reagisce, sfruttando Giacchetta e Borghi. I lecchesi giungono sino al -8 prima di deragliare nuovamente. La tripla quasi sulla sirena di Amadio è manna dal cielo, ma il punteggio vede comunque Piadena avanti 43-28.
Nel terzo quarto il copione è lo stesso: i locali cercano la fuga, Calolzio sembra mollare ma poi risorge come l’araba fenice. Giacchetta – 12 punti e 5/6 al tiro – si batte come un leone in mezzo all’area, consentendo ai lecchesi di limitare a soli dieci punti lo scarto alla fine del terzo quarto.
Calolzio inizia l’ultima frazione con una tripla di Amadio, giungendo sino al -7, prima che gli arbitri inizino uno show che li porta a mandare in bonus i lecchesi con meno di due minuti di tempo giocato.
Dal 57-50 al punteggio finale di 77-69 è un concerto di fischi a senso unico, tanto che i locali – precisissimi – hanno segnato 16 degli ultimo 20 punti dalla lunetta. Calolzio ha dimostrato per l’ennesima volta di avere cuore e di non mollare anche nelle situazioni più disperate ma, purtroppo, la classifica dice che nell’intero girone di andata si sono vinte solo due partite.
La vittoria di Reggio Emilia lascia la squadra del presidente Brini all’ultimo posto solitario in classifica in attesa delle notizie su Cesana e, forse, di qualche acquisto mirato sul mercato.