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CIVATE – Si chiama Associazione Sportiva Dilettantistica Civate, i colori sociali sono bianco verdi e come simbolo ha una fenice, uccello mitologico noto per il fatto di rinascere dalle proprie ceneri dopo la morte.
Artefici, appunto, del risorgere della società di calcio del Civate sono cinque imprenditori: Marco Adamoli, Alessandro Devignani, Lino Colombo, Andrea Fumagalli e Marco Secomandi quest’ultimo presidente.
“Volevamo creare qualcosa a Civate viste anche le ottime strutture sportive comunali che ci sono, ma soprattutto l’idea che ha unito i nostri intenti e ci ha fatto muovere è stata quela di coinvolgere i giovani – esordisce Adamoli – Il nostro non sarà un progetto fine a se stesso o uno sfizio di cinque amici che tra un anno finirà in niente. le nostre intenzioni son ben altre e sono quelle di dare vita ad una società sportiva che affondi le radici nel territorio e che abbia un futuro. Per poter fare questo è necessario procedere a piccoli passi e partiremo con una squadra che si iscriverà al campionato Figc di Terza categoria”.
La filosofia che sottende a questo ambizioso progetto la spiega il presidente Secomandi: “Non abbiamo scelto la fenice come logo della società in modo casuale. Abbiamo voluto rifondare una associazione sportiva dilettantistica e lo facciamo partendo dalla Terza categoria avendo come obiettivo principale quello di coinvolgere i ragazzi di Civate che hanno già avuto esperienze anche importanti in altre società di calcio, cercando nel contempo di dotare la formazione di una spina dorsale forte, composta da ragazzi magari meno giovani e più esperti”.
Quindi il presidente tiene a precisare: “Risorgiamo con l’intento di ben figurare, in primis come società che ha come caposaldo un’etica sportiva basata sulla lealtà e il rispetto. I risultati conteranno, ma non dovranno mai prevaricare lo stile. E per stile intendo un ‘modus vivendi’ che il nostro gruppo sportivo dovrà avere e che sarà basato sulla correttezza dentro e fuori dal campo. Magari sono discorsi anacronistici e fors’anche utopistici, ma ci siamo mossi partendo da questi obiettivi. Il nostro sforzo economico oggi ci permette di partire con una sola squadra che si iscriverà al campionato di Terza categoria. Abbiamo preso un mister, Sergio Corgnali, che reputiamo uomo di grande caratura sia umana che sportiva. Abbiamo voluto sposare anche il suo modo e la sua idea di coinvolgere in primis i giovani dando loro un’opportunità di fare sport, di crescere e di stare lontano dalla strada, accogliendoli per quello che sono, con i loro pregi, difetti e limiti. Insomma, partiamo da qui”.
E questa rinascita ha trovato il pieno consenso anche da parte dell’amministrazione comunale come ha dichiarato lo stesso sindaco Baldassarre Mauri: “Non posso che vedere la cosa in modo positivo anche dal punto di vista di un ex dirigente sportivo quale sono stato. Il progetto del nuovo Civate va nella stessa direzione dal nostro programma in chiave di sviluppo sportivo – poi il primo cittadino aggiunge – Da parte nostra c’è la disponibilità di massima collaborazione e sarebbe bello poter affidare alla nuova società l’intera gestione delle strutture sportive. Non posso che vedere con grande favore la nascita della nuova società e fare a tutti loro un grosso in bocca al lupo”.
