Il direttore sportivo del Lecco analizza le trattative effettuate a gennaio culminate con l’arrivo di Valente
Minadeo: “La proprietà sta sposando il progetto Lecco, per questo le trattative per Sipos e Kritta sono state bloccate sul nascere”
LECCO – A seguito dell’arrivo di Valente come terzo allenatore dell’attuale gestione societaria targata Aliberti, il ds Antonio Minadeo ha parlato in conferenza stampa per fare chiarezza sulle trattative imbastite dalla dirigenza durante il mercato invernale e sul perchè si è scelto di salutare alcuni giocatori che sono stati protagonisti sia della promozione in Serie B che della stagione passata in cadetteria. In totale durante il mercato di gennaio sono arrivati a Lecco 12 nuovi giocatori ed altrettanti ne sono usciti.
Il direttore sportivo ha innanzitutto parlato delle diverse esigenze della proprietà a gennaio rispetto che a luglio: “A gennaio come società ed io come responsabile tecnico abbiamo deciso di intervenire. Di giocatori che allora erano titolari ne sono andati via tre o quattro, mi riferisco a Galli, Celjak, Ionita e Lepore. Si è deciso di fare una rivoluzione sul piano tecnico che è andata incidere solo in parte sulla gestione attuale. Le partenze sono state comunque decise con un’unità di intenti da entrambe le parti in causa”.
Sulla questione allenatori, invece, Minadeo precisa che: “Quando le cose non vanno ci sono tanti fattori, ma nel calcio l’allenatore paga le colpe di tutti. In mister Baldini faccio fatica a trovare una sua mancanza se non a livello di punti. Infatti, a livello di staff e impegno ho visto molta professionalità. Mentre, la gestione Volpe è stata ugualmente professionale. Purtroppo però è stata menomata a livello di giocatori a causa di dieci infortuni accorsi tra ottobre e dicembre”.
“Ora nella gestione Valente vi è lo stesso preparatore atletico della gestione Volpe e abbiamo dato continuità da questo punto di vista. A settembre avevamo iniziato un lavoro atletico che poi è stato gambizzato dagli infortuni. Le cause dei nostri 32 punti sono da condividere tra le diverse figure professionali nei vari staff. Io avrò le mie parti di colpa nella gestione sbagliata o può essere nella gestione sbagliata degli allenamenti. Io se dovessi giudicare il lavoro fatto dai precedenti staff, ho visto una gran professionalità da parte di tutti”.
Invece sull’arrivo di Valente il ds dice che: “Gli ultimi tre giorni di mercato invernale non sono stati semplici ma abbiamo con l’abbiamo convinto grazie alla forza della proprietà. Il fatto di aver presentato un progetto societario con una grande forza economica e passionale lo ha convinto in 24 ore. Obiettivo raggiunto grazie anche al grandissimo aiuto del vicepresidente Francesco Aliberti”
Minadeo commenta anche un’altra importante differenza della rosa di inizio stagione rispetto quella attuale è l’età media dei giocatori che si è considerevolmente abbassata: “È una squadra più giovane rispetto ad inizio campionato. In quel momento avevamo già 17 giocatori sotto contratto e fare una rivoluzione allora sarebbe stato azzardato. A gennaio abbiamo agito in maniera diversa ed è stata una scelta condivisa con la proprietà”.
Poi Minadeo commenta gli ultimi colpi arrivati a calciomercato chiuso: “Mi sono preso la responsabilità di non chiudere due caselle, dando così la possibilità all’allenatore di esprimere la sua idea almeno su due giocatori. Andare sugli svincolati con giocatori che hanno bisogno di minutaggio poteva essere avventato però abbiamo trovato due elementi con le caratteristiche che il mister desiderava”.
Invece sull’uscita di Galli: “Con la proprietà abbiamo tracciato una strada, alcuni obiettivi sono andati a buon fine e altri meno. Giorgio non era sul mercato. Con lui c’era il discorso se avesse trovato una proprietà che gli avrebbe consentito un prolungamento di un altro anno di contratto, io l’avrei fatto andare via. Di questo avevamo parlato il 1° di gennaio. Speravo si trovasse una soluzione prima e poi avevamo bloccato Zanellato in virtù di quanto accordato con Giorgio che gli doveva essere concesso per quello che ha fatto con il Lecco Calcio”.
Le critiche dei tifosi dopo l’uscita di Baldini e Volpe si sono indirizzate verso il ds che commenta: “Non mi piace parlare di fronte alle telecamere e giustificarmi, mi piace stare dietro le quinte. Voglio farmi apprezzare per il lavoro e dalla città che vivo. Le critiche ci stanno nel calcio, penso che chi fa questo mestiere deve abituarsi a queste quando i risultati non arrivano. Il rispetto per il luogo in cui vivi va anche dentro gli aspetti extra-calcistici”.
Sul futuro, invece, Minadeo parla che la società non vuole vendere due dei migliori giocatori del Lecco ossia Kritta e Sipos: “La proprietà ha bloccato sul nascere le possibili trattative per i due giocatori. Per quello che so quest’estate non saranno ceduti perché vorranno tenere i migliori. La proprietà è solida e sta sposando il progetto Lecco, non ha bisogno di venderli per rendere sostenibile la società che il presidente Aliberti sta facendo con le sue risorse personali”.
Infine, Minadeo chiude con una parentesi su Ionita e Chaja: “Ionita ha voluto andare via. Lo ringrazio per quello che ha fatto nel Lecco Calcio ma per me è una parentesi chiusa. Chaja, invece, non era economicamente preventivato e il presidente aveva anche deciso di fare un ulteriore uno sforzo. Il ragazzo veniva da un percorso di Serie A: inizialmente è stato trascinato dall’entusiasmo e dopo una notte ci ha ripensato. Lasciamo che i ragazzi giovani facciano il loro percorso”.