TERNI – Si sapeva che era un compito gravoso, ma la speranza che Sofia Brunati potesse tornare dai Campionati Europei di scherma paralimpica di Terni con qualche medaglia in singolare c’era, anche se affrontava il meglio della scherma continentale. Invece sia lei che Matilde Spreafico non sono riuscite a portare a casa nulla, in singolare, dimostrando che l’élite europea è ancora fuori portata.
Per Matilde il responso è stato piuttosto severo, anche se è ampiamente comprensibile, vista la giovane età e considerando che era alla primissima esperienza a un livello così alto. L’atleta del circolo lariano ha chiuso con sei sconfitte su altrettanti incontri, col rammarico del 4-5 subito dalla bielorussa Kastsiuchkova, che le avrebbe permesso si non chiudere all’ultimo posto, su diciannove partecipanti.
Sofia ha fatto decisamente meglio. Con una vittoria, due sconfitte di una stoccata – di cui una contro la medaglia d’argento Tibiaschvili – e due più nette ha chiuso i gironi di qualificazione al quattordicesimo posto complessivo. Nella fase a eliminazione dirette l’ungherese Hajmasi, con cui aveva perso 4-5 nel girone, non le ha lasciato scampo, sconfiggendola con un perentorio 4-5.
I campionati europei di scherma paralimpica si chiudono così per Matilde. Sofia domani sarà in pedana con la squadra azzurra nella gara a squadre di spada. Sabato sarà il turno di Elena Valsecchi nel torneo di spada, categoria C.