LECCO – Un vero e proprio restyling quello che il Gruppo Sportivo Laorca sta compiendo per riabilitare in grande stile il mitico campo di calcio a 11 situato in zona Campovai, realizzato ai tempi del fascio negli Anni ’30 insieme alla casa posta al suo fianco. Una struttura sportiva che vanta un piccolo primato, ovvero il fatto di essere, dopo lo stadio Rigamonti Ceppi, il primo campo di calcio a 11 realizzato a Lecco.
Ora di proprietà della signora Maria Galbussera (medico di professione e residente in zona Pavia) casa e campo erano inutilizzati da un paio d’anni e così ecco l’idea del Gso Laroca: bonificare una parte dell’area circostante, sistemare al meglio campo e spogliatoi e risolvere così il problema di trovare spazi idonei per allenamenti e partite.
A dare il “la” è stato Cristiano Vassena, nuovo allenatore della squadra di calcio Liberi a 11, che ha chiesto alla dirigenza, presieduta da Claudio Di Vita, se era pensabile e possibile utilizzare la struttura di Campovai.
“Accolta l’idea di Cristiano – spiega il dirigente Giuseppe Meles – ci siamo messi sulle tracce della signora Galbussera. Una volta contattata abbiamo fissato un incontro che per nostra felicità e soddisfazione si è concluso nel meglio dei modi: la signora, che ringraziamo pubblicamente e non finiremo mai di farlo, ci ha dato in usufrutto il campo e un’area attigua senza volere un centesimo e lasciandoci carta bianca; contratto, se così possiamo definirlo, che non ha scadenza ed è valido fino a che la signora Galbussera ci sarà”.
Ed è così che a luglio sono iniziati i lavori al campo, con una vera e propria task force all’opera pronta a bonificare la striscia di terreno larga una ventina di metri che corre parallela al lato lungo del campo.
“Nel corso degli anni in questa zona era stato realizzato un enorme pollaio, poi abbandonato e quindi ricoperto da una fitta vegetazione – spiega Meles – Era diventato inaccessibile e così abbiamo iniziato da qui, facendo piazza pulita di questa struttura fatiscente. Abbiamo portato via tre camion di rottame lavorando la sera, i sabati e le domeniche. Da fare c’è ancora tantissimo, ma siamo riusciti a cambiare volto a questo posto dove vorremmo realizzare un campo da beach volley o un campo da calcio a 5, ma la decisione va rinviata al prossimo anno quando avremo finito di sistemare il resto”.
E mentre i lavori di bonifica proseguono, si sta procedendo anche alla sistemazione degli spogliatoi: “Sono stati per molto tempo inutilizzati, quindi ci sono alcune cose da sistemare – prosegue Meles – rubinetti rotti, la caldaia che con ogni probabilità è da sostituire e ancora un tubo dell’acqua che con il gelo dell’inverno è scoppiato, e poi stiamo dando una rinfrescata ai muri sporchi e malconci. Anche l’impianto elettrico va rivisto aspetto non secondario in quanto il campo è dotato di illuminazione e questo ci permetterà di sfruttarlo al meglio anche la sera”.
“Stiamo pensando anche di omologare il terreno di gioco – aggiunge mister Vassena – infatti abbiamo contattato la Federazione e ora stiamo valutando il da farsi. Per avere l’omologazione ci sono delle distanze minime da tenere rispetto ai muri perimetrali e ciò comporterebbe una riduzione del campo che a quel punto non sarebbe però più omologabile per la prima squadra. Un’altra soluzione sarebbe quella di imbottire i muri perimetrali tenendo le attuali misure, ma quest’ultima è una strada difficilmente percorribile perchè comporterenbbe una spesa insostenibile, tenuto conto che dobbiamo già investire diversi soldi per rinnovare la recinzione. Nelle prossime settimane vedremo cosa fare”.
E intanto a Campovai – nome che Angelo Borghi nel suo studio sulla toponomastica di Laorca (1979, Appunti… pagina 15) spiega così: nel 1892 venne costruito il ponte “Vai”, “probabilmente da un guado sul Gerenzone (vadum, vaj) sostituito poi dal ponte” – fervono i lavori di sistemazione che riguarderanno anche il terreno di gioco.
“Quest’anno sarà impossibile mettere mano al campo – spiega Meles – Cercheremo di sistemarlo al meglio, ma siamo fuori tempo massimo per un eventuale intervento massiccio che comunque richiederebbe un ulteriore ingente sforzo economico. L’importante è che con la fine di agosto il campo sia agibile per le squadre giovanili del Gso Laorca e subito dopo per la squadra Liberi a 11”.
L’inaugurazione è prevista per il mese dio ottobre in data ancora da definirsi, ma se è vero che chi ben comincia è a metà dell’opera non ci sono dubbi nel credere che Campovai tornerà a splendere, se poi consideriamo che i laorchesi sono noti per essere “craponi” in questo caso la testardaggine giocherà a loro favore, ne siamo convinti.