LECCO – Fiorenzo Roncari ha sul volto tutta la rabbia di una vittoria sfumata in modo incredibile sulla linea del traguardo. “Non posso essere felice, è chiaro”. A contrariare il tecnico bluceleste c’è più di un episodio. “Nell’azione del rigore, la scorrettezza c’è stata prima .su Redaelli. L’arbitro mi ha detto di aver intravisto e di essere stato avvisato dopo dall’assistente. Però non l’ha annullato…”. Anche il Lecco ha però qualche colpa e Roncari lo ammette.
“Andati sul 3-2 non possiamo prendere un gol del genere. Sul 3-2, la partita deve essere finita. Dicono che succede anche in serie A, però quando succede brucia, soprattutto così, con la difesa schierata, in superiorità numerica. Purtroppo, abbiamo buttato via 2 punti. Se poi consideri che abbiamo preso gol dopo aver mancato la conclusione con Aldegani e Chessa, è ancor più grave. Peccato. Sembra che la squadra abbia fatto il proprio dovere, ma se è finita così vuol dire che non l’ha fatto fino in fondo. Abbiamo preso più gol oggi che nelle ultime 10 partite.n Sul terzo gol, abbiamo fatto un casino incredibile”.
Questo pareggio pregiudica la corsa ai play-off? “Non pregiudica la lotta ai play-off, ma due punti in più ci avrebbero fatto comodo. Mancano 13 partite. Loro hanno sfruttato tutto quello che gli abbiamo messo a disposizione. Sicuramente dobbiamo richiamare l’attenzione per essere più cinici e determinati quando dobbiamo difendere. Tra Crema e oggi abbiamo buttato via 4 punti che con maggiore attenzione avremmo avuto in classifica”.
Il senatore Antonio Rusconi, tra i pochi a poter assistere in tribuna alla gara, commenta: “Sono contento, a parte il risultato, perché è andata in televisione un’immagine di una squadra che ha giocato bene. Ho visto una squadra che ha fatto tre gol straordinari. Tre gol così belli tutti insieme non sono cosa brutta per la promozione del prodotto Calcio Lecco, dopo tutto quello che è successo. E’ chiaro che essere due volte in vantaggio ed essere raggiunti crea dispiacere. Io sono dispiaciuto.
Comunque la squadra ha imposto il suo gioco, ha fatto tre gol belli, mentre, con tutto il rispetto per l’Alzano, ha fatto tre gol in situazioni non limpidissime. Mi sembra che Redaelli non sia caduto da solo quando è stato dato il loro rigore. Oggi è giusto dire che i ragazzi si sono impegnati e hanno fatto tre gol splendidi”.
Sui tifosi, che si sono fatti sentire dal giardino di Palazzo Belgioioso, il senatore afferma: “A me ha fatto piacere che i tifosi abbiano tifato da fuori, perché dimostra il loro attaccamento. Abbiamo fatto ricorso perché era doveroso anche in relazione alla diretta. E’ stato fatto anche perché, riviste le immagini di domenica scorsa, è sembrata sproporzionata la sanzione”.
Sui muri di via Pascoli sono apparse scritte contro gli ultras. Scritte che sono state immediatamente cancellate. “Ritengo che non si risponda a un errore con un altro errore, quindi la società ha deciso di far rimuovere le scritte. E’ inutile aumentare la tensione. Qualcuno più sapiente di me diceva che occhio per occhio rende il mondo cieco”.
In ogni caso, ai tifosi voglio inviare un messaggio: “Se c’è un motivo per cui gente come me è intervenuta, è perché riconosciamo al tifo di Lecco un valore speciale. Però le regole erano chiare: avevamo una diffida e al primo incidente sapevamo di rischiare grosso”. Sul futuro della società aggiunge: “Lunedì ci sarà un’altra riunione della Cento Bluceleste. Siamo a posto con tutti i pagamenti di quest’anno e stiamo risolvendo tutti i problemi del passato. Non c’è un’assenza. C’è tutto l’impegno di chi sta lavorando. Poteva essere una giornata migliore con una vittoria e con lo stadio pieno. Sono contento per come la squadra ha reagito in una situazione non facile. Si è vista una squadra che aveva voglia di stare in campo e che per larghi tratti ha imposto il suo gioco.
Sono entrato nello spogliatoio e ho detto: Sono arrabbiato ed è normale che voi siate arrabbiati e sarei ancora più arrabbiato se voi non lo foste. Martedì riguarderete quello che non ha funzionato con il mister.
Dovete capire che questo è tuttora un cantiere, però c’è la squadra e si rispettano i tempi della società”.
Nessun bluceleste ha voglia di parlare. Lo fa solo Matteo Bonacina, che ha vissuto la sfida dalla panchina: “Siamo tutti tristi, perché questa è una mezza sconfitta. Eravamo riusciti a passare in vantaggio due volte e pensavamo di avere già la vittoria in tasca. Sull’episodio del rigore dalla panchina non si è visto bene, anche se mi hanno parlato di un fallo su Redaelli.
C’era grosso rammarico negli spogliatoi. Forse è meglio parlare martedì di queste cose, noi preferiamo così”.
Come avete vissuto la stranezza di giocare in uno stadio vuoto?
“Ci dicevano che uscivamo sempre nel secondo tempo perché attaccavamo sotto la curva ed è vero, però oggi la partita l’abbiamo ribaltata lo stesso. E’ vero, ci è mancato il nostro pubblico, ma ce la siamo cavata lo stesso”.