A Roma la consegna del prestigioso premio in occasione della Cerimonia delle Benemerenze
Classe 1955, nato a Monopoli, ma vissuto da sempre a Lecco, Tommaso Conversano da anni è una colonna del calcio dilettantistico lecchese
LECCO – Una vita vissuta a pane e calcio prima da giocatore, poi da dirigente. Una passione portata avanti con dedizione, tanto lavoro e molti sacrifici condivisi con la famiglia. Così, dopo 40 anni di impegno sui campi di calcio dilettantistici, Tommaso Conversano, classe 1955, nato a Monopoli e lecchese d’adozione, la scorsa settimana è stato premiato dalla Federazione Italiana Gioco Calcio (FIGC) Lega Nazionale Dilettanti ricevendo un prestigioso premio che gli è stato conferito durante la Cerimonia di Premiazione delle Benemerenze che si è tenuta a Roma. A consegnarglielo nientemeno che il Presidente della FIGC Gabriele Gravina e il Commissario della Lega Nazionale Dilettanti Giancarlo Abete.
Una sorpresa inaspettata ma infinitamente gradita per Tommaso Coversano che, come racconta il figlio: “Inizialmente non voleva crederci. Pensava fosse uno scherzo…”.
Un riconoscimento che ha commosso “Tommy” come affettuosamente lo chiamano i suoi ragazzi, generazioni di ragazzi, che lo hanno incontrato nel corso di questi 40 anni e più. Pioggia, neve, sole, giornate di lavoro faticose, giornate no, ma lui non è mai mancato ad allenamenti e partite mosso da una passione smisurata per il calcio.
Il suo esordio da giocatore avviene a Belledo rione dove ha vissuto fino a 8 anni fa, prima di trasferirsi a Olgiate Molgora. Erano gli Anni ’60, Conversano gioca nella squadra dell’oratorio che di lì a poco, nel 1967, diventa Belledense. Qui, resta fino agli inizi degli Anni ’70, quando scopre un’altra passione, quella della corsa in montagna, disputando alcune gare con i colori del GS Pian Sciresa di Malgrate, senza tuttavia mai lasciare il calcio, rimanendo in qualità di dirigente al fianco di un’altra grande figura del mondo sportivo lecchese e non solo: Silvano Comi.
Conversano approda successivamente all’Oratorio Zanetti di Castello portato da Gianni e Mari Cornago. Rimane per molti anni, dal 1990 al 2006, sguendo diverse squadre: primi calci, Juniores, Prima Squadra. Negli anni seguenti fa esperienze alla Virtus Lecco, Atletico Malgrate e Arcadia Lecco, poi va a Vercurago (dalla stagione 2009/10 alla stagione 2015/16) fino al “trasloco” a Olgiate Molgora quando decide di dare man forte alla squadra di casa: l’Aurora Calcio dove è tutt’ora impegnato.
Varcati i cancelli del campo sportivo, Conversano ha fatto di tutto nella sua lunga carriera: allenatore, aiuto allenatore, accompagnatore, guardalinee, ma non si è mai tirato indietro nemmeno quando c’era bisogno di pulire spogliatoi, docce, curare il campo…
Il mondo del calcio questa volta ha ringraziato Tommy Conversano. Un riconoscimento più che meritato per il lavoro e le fatiche di una vita per una passione inesauribile. Ma un premio (targa e maglia con tanto di nome e numero 40) che è ancor più un ringraziamento, perchè è anche per persone come Tommy che molti giovani hanno potuto e possono continuare ancora a tirare calci ad un pallone sui campi di provincia. E allora, come si farebbe in un grande stadio gramito: “Alè! Forza Tommy alè! Alèèè Forza Tommy alè…!”.