Introdotto nella squadra di calcio il Visual Training: nuovo approccio per migliorare il gioco
E’ la giovane lecchese Silvia Pelizzari, con laurea in Ottica e Optometria, ad affiancare mister Luca Volpi
LECCO – La Polisportiva Futura ’96 di Acquate si prepara a fare il suo debutto nel campionato FIGC di Terza Categoria con una novità assoluta per una realtà dilettantistica: l’introduzione del Visual Training. Questa innovativa metodologia, guidata dalla giovane optometrista e visual trainer lecchese Silvia Pelizzari, promette di affinare le capacità visive degli atleti, migliorando così le loro prestazioni sul campo.
L’iniziativa è nata quasi per caso, grazie alla stretta vicinanza tra Silvia Pelizzari e il mister della Futura ’96, Luca Volpi. “Siamo vicini di casa, mister Volpi mi conosce praticamente da sempre. Chiacchierando qualche tempo fa e spiegandogli la declinazione anche sportiva della mia specializzazione ha manifestato subito interesse e mi ha proposto di entrare a far parte del suo staff,” racconta Silvia con entusiasmo.
Laureata in Ottica e Optometria all’Università Bicocca di Milano, Silvia è specializzata in Visual Training, una pratica ancora poco conosciuta ma di grande impatto nel mondo sportivo. “È un’opportunità per mettere alla prova le mie competenze in un contesto di gruppo, dopo aver lavorato principalmente a livello individuale,” aggiunge.
Ma di cosa si tratta esattamente? Il Visual Training, che potremmo definire ginnastica oculare e che in ambito sportivo possiamo denominare anche come Sport Vision, è un programma di allenamento che mira a migliorare le funzionalità del sistema visivo in soggetti normodotati. Silvia spiega: “La mia professione riguarda la valutazione completa del sistema visivo con l’obiettivo di migliorarne le funzionalità. Non sono un oculista o ortottista, pertanto non mi competono gli aspetti medico-sanitari. Io intervengo esclusivamente a livello tecnico e funzionale”.
Il Visual Training non si limita all’occhio, ma coinvolge l’intero processo visivo che, a livello sportivo, può fare la differenza. “Il sistema visivo capta quello che c’è intorno a noi, manda al cervello le informazioni raccolte, che vengono poi elaborate e ci ritornano sotto forma di azioni. Più questo processo è eseguito bene e velocemente, più possiamo essere performanti”, afferma Silvia.
L’approccio della Pelizzari al Visual Training è stato fin da subito applicato nel contesto calcistico della Futura ’96. Un esempio pratico viene fornito proprio da Silvia: “Durante la prima seduta di allenamento, abbiamo lavorato sulla conduzione della palla tra alcuni birilli colorati, per iniziare a migliorare la visione periferica. L’obiettivo era focalizzare lo sguardo sul campo di gioco, anziché sulla palla o sui birilli.”
Questo tipo di esercizio non solo migliora la coordinazione occhio-piede, ma consente anche ai calciatori di concentrarsi meglio sullo sviluppo del gioco, potenziando così la loro visione focale. Il che significherebbe gestire il pallone senza doverlo per forza guardare potendo così osservare meglio lo sviluppo del gioco. E’ un po’ quello che sono in grado di fare in modo eccelso i grandi campioni. E questo è solo uno dei tanti aspetti del nostro sistema visivo che si possono migliorare”.
Nulla ovviamente è lasciato al caso e il programma di allenamento è strutturato in modo da essere monitorato e adattato in base ai progressi degli atleti. “Ci sono dei parametri di valutazione che vengono assegnati ad ogni giocatore sin dall’inizio – spiega Silvia – In base al miglioramento o meno, si lavorerà di conseguenza. Questo approccio individualizzato permette di ottimizzare il training per ciascun atleta, migliorando quelle aree che necessitano di maggiore attenzione.
Alla domanda se esistano sport in cui la componente visiva è più importante rispetto ad altri, Silvia risponde con convinzione: “Direi di no. Tutti gli sport comportano l’uso del sistema visivo e in un modo o nell’altro è fondamentale. Più alleneremo il nostro sistema visivo, più lo renderemo veloce e performante”. Tuttavia, Silvia riconosce l’importanza di personalizzare gli esercizi in base alle specifiche esigenze dello sport e del ruolo dell’atleta.
Non esistono nemmeno persone più dotato o meno dotate di altre: “Tutti i soggetti normodotati possiedono un sistema visivo simile per struttura e funzionalità di base. Tuttavia, la capacità di questo sistema di funzionare al massimo delle sue potenzialità può variare notevolmente da persona a persona. Questa differenza dipende da fattori come le esperienze vissute, lo stile di vita, e l’allenamento specifico. Un esempio utile per capire questo concetto è quello di un muscolo, prendiamo per esempio il bicipite: tutti lo possediamo, ma la sua forza e definizione dipendono da quanto viene allenato. Una persona che si allena regolarmente avrà un bicipite più sviluppato e potente rispetto a chi non svolge attività fisica o lavori manuali. Allo stesso modo, il sistema visivo può essere potenziato attraverso esercizi specifici, rendendolo più efficiente e reattivo nelle situazioni sportive”.
Se nella realtà sportive lecchesi il Visual Training è una novità assoluta, più in generale si sta affermando come una metodologia innovativa anche in importanti realtà sportive. Oggi, grazie all’entusiasmo e alla professionalità di Silvia Pelizzari e alla lungimiranza della Polisportiva Futura ’96, è destinato a portare significativi benefici alle prestazioni degli atleti. “Non resta che scendere in campo e lavorare”, conclude Silvia, felice per questa nuova avventura. “Sono entusiasta e non posso che ringraziare mister Volpi per l’opportunità e la stessa Polisportiva per la fiducia”.
Entusiasta anche mister Volpi: “E’ un esperimento ma sono convinto che ci potrà dare delle belle soddisfazioni. La cosa più difficile è trasmettere ai ragazzi quella fiducia che ho subito avuto nei confronti di Silvia, ma devo dire hanno dato una risposta immediata e positiva già dalla prima seduta di allenamento. Non resta che lavorare con impegno e dedizione”.