Arrampicata: Carnati, Colli e tutta la squadra dei ragni con una Coppa in mano

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Stefano Carnati

Nel fine settimana la due giorni di Coppa Italia a Milano

Ottimi risultati per la squadra dei Ragni di Lecco

LECCO – Week end di soddisfazioni per la squadra dei Ragni di Lecco, nella due giorni di Coppa Italia a Milano. Esaltante a livello di squadra.

Sabato Beatrice Colli è terza nella ultima prova di Coppa Italia Speed, a cui era stata iscritta per allenamento visto l’imminente Campionato Europeo Boulder giovanile.

La ViceCampionessa Italiana assoluta di Speed unpora dopo era già in riscaldamento per la prova di Coppa Italia di Lead, corda, insieme alla stella Stefano Carnati e altri giovani della squadra. La gara di corda, sempre lunga ed estenuante, ha visto entrare in semifinale ovviamente Carnati ma anche proprio Colli insieme a Valentina e Giulia Rosa.

Nel pomeriggio di domenica si è concluso il trofeo, con Stefano Carnati secondo e una grande prova di squadra che piazza la società al secondo posto grazie alle buone prove ancora di Beatrice Colli (19°), Valentina Arnoldi (21°) e Giulia Rosa (26°), tute fermate in semifinale da un errore tecnico alla stessa presa. E sorprendenti anche le prestazioni di Simone Scarparo e Francesco Mauri entrambi 27°, alla loro prima esperienza Senior e molti vicini alla semifinale. Insomma, tre podi in un week end in Coppa Italia, mai successo nella storia della società.

“Siamo in lizza per conquistare il primo posto nella Classifica a squadre italiana, che tiene conto di tutte e tre le coppe Italia, Boulder, Lead e Speed – hanno commentato dalla società – Manca soltanto una prova, di Coppa Italia Lead. Soltanto tre anni fa non eravamo neppure fra le prime 30 squadre italiane…Dietro alle “punte” Carnati, Colli e Tentori, è stato un anno di grandi piazzamenti per giovanissimi alle loro prime gare con i grandi. Colli ha ancora 14 anni ma è già una veterana, Tentori sta contribuendo significativamente alla crescita dei migliori e Carnati è un fuoriclasse potenzialmente a livello dei migliori in Coppa del Mondo. Quello che fa sperare è che nessuno può dire ancora di aver fatto la gara della vita: tutti hanno enormi margini di miglioramento, sono lontanissimi dalla loro possibile migliore prestazione. Dove possono arrivare è un gran bel punto di domanda, e un’affascinante curiosità. Si stanno anche allenando con metodologie nuove, se saranno giuste o sbagliate lo vedremo alla fine” hanno concluso.