Calcio Lecco, Aliberti tuona: “Da gennaio porto la squadra in un altro stadio”

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Aniello Aliberti - Calcio Lecco

Il presidente della Calcio Lecco, Aniello Aliberti, ritorna sulla questione della manutenzione del Rigamonti-Ceppi

“Dopo il consiglio comunale ancora nessuna chiamata da parte del comune, io sono sempre a disposizione”

LECCO – Dopo la bocciatura della mozione proposta da Corrado Valsecchi nel consiglio comunale di lunedì, 17 novembre, riguardante il riconoscimento delle migliorie apportate da parte della società Calcio Lecco allo stadio Rigamonti-Ceppi, il numero uno della Calcio Lecco, Aniello Aliberti, è tornato a parlare ribadendo la posizione già in parte espressa nella conferenza stampa del 4 novembre scorso.

Restano quindi sul tavolo le tematiche sollevate proprio da Valsecchi nella mozione: l’urgente questione del generatore diesel, che domenica pomeriggio ha lasciato i tifosi al buio per qualche minuto, e la necessita di convocare un’apposita commissione per parlare dell’eventuale inserimento dello stadio nel piano delle alienazioni.

Nei confronti dell’amministrazione comunale, il Presidente non pretende nulla: “Pretendo solo trasparenza. Se il Comune non ha fondi sufficienti e ha altre priorità rispetto allo stadio e alla sistemazione del generatore, io ne prendo atto. Allo stesso modo, però, devo evitare che possa avvenire qualche altro problema ad ogni partita con il vecchio generatore. In caso di un eventuale black-out con un’uscita repentina dei tifosi, qualcuno si facesse male, sarei io a risponderne penalmente.”

“C’è chi si lamenta che io sono andato sui giornali ma io non posso non rispondere alle domande che mi fanno i giornalisti, che son le stesse che mi fanno i tifosi. La piega politica che ha preso questa storia non mi tocca, io non voglio fare politica. La mozione presentata è correlata al problema stadio ma non è mia, è stata fatta da Corrado Valsecchi e non è la prima che fa. Se l’opposizione cavalca l’argomento e ognuno dice la sua a me non interessa, io mi devo muovere per risolvere il problema. Poi sentire consiglieri che fanno dichiarazioni assurde su led, sul giocare al pomeriggio o sulle strade senza nemmeno informarsi prima non ha senso”.

“Buona parte degli stadi in Italia ha questi problemi con le chiusure stradali, in occasione di una partita il traffico è congestionato in quella zona, ma è normale. Faccio fatica a capire come si possano fare delle dichiarazioni del genere. Poi massima libertà per le scelte che verranno prese, vuol dire che la città di Lecco ha altre priorità per altri lavori e non c’è nulla di strano. Ma è ovvio che io non posso più giocare qui e andrò a giocare da un’altra parte”.

Aliberti chiarisce il concetto che senza una proposta seria da parte del comune dovrà portare la squadra a giocare in un altro stadio: “Per un nuovo stadio ci stiamo già muovendo. Abbiamo fatto richiesta a quattro società ovviamente le più vicine a Lecco e stiamo aspettando delle risposte. Zanica, Monza, o dove gioca il Renate a Meda. L’amministrazione per ora non si è fatta ancora sentire dopo il Consiglio Comunale di lunedì. Se il comune si presenta con una proposta seria di ristrutturazione, io sono più che disponibile a parlarne“.

Il trasferimento delle partite in casa in un nuovo stadio sarebbe dal girone di ritorno, da gennaio in poi. Io non posso aspettare un anno. Con la Lega dobbiamo aspettare la fine del girone di andata per fare richiesta e per il ritorno la Federazione avrebbe l’opportunità su nostra richiesta, vista l’emergenza e l’esigenza, di rimodulare gli orari se giocassimo in un altro stadio già di ‘proprietà’. Appena troviamo un campo che ci dà la disponibilità, inoltriamo la richiesta alla Federazione.”

Sarebbe certamente un peccato portare via i tifosi da Lecco ma Aliberti ribadisce che: “Non dipende da me, io devo salvaguardare la società e le mie responsabilità nei confronti della tifoseria come responsabile della sicurezza. Adesso se sui bagni si possono evitare di fare lavori perché i soldi non ci sono non si fanno. Ma il generatore non si può rimandare è una parte strutturale dello stadio stesso. Bisogna avere una cabina elettrica per evitare il disastro del generatore”.

“La documentazione della cabina elettrica era già stata deposita quattro anni fa con costi, preventivi e tutto. Però con la convenzione in vigore per cui la società fa le opere ordinarie e straordinarie, il comune aspetta che sia la società per esigenze della squadra a fare opere che poi restano a favore del comune. Modificare la convenzione? Il comune ha fatto quella convenzione e come l’ha fatta può anche modificarla”.

“Con gli sponsor, poi, apriremo il discorso a tempo debito. Sono tutte persone affidabili che ci permettono di fare un campionato con una certa disponibilità economica. Quando ho una proposta chiara e precisa faremo passare le sponsorizzazioni led anche nel campo che verrà scelto”.

Infine, il presidente Aliberti parla di un’eventuale causa legale nei confronti del comune per arricchimento indebito: “Stiamo valutando con gli avvocati di portare avanti una causa legale, però ancora non ci siamo mossi. Stiamo valutando di far si che i soldi spesi per fare le migliorie al campo e allo stadio ci siano riconosciuti, opere che comunque restano in capo al Comune”.