Giro Montano del Lario, Cominotti lo chiude da solo e in autonomia

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LECCO – Avventura in terra lariana per il runner Giacomo Cominotti che pochi giorni fa ha concluso da solo e in completa autonomi a il Giro Montano del Lario, bellissima intuizione 2012 dell’AS Falchi Lecco, che l’associazione nel 2013 lo ha percorso in modalità staffetta.

 

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Una interpretazione avventurosa, un viaggio lungo 282 km per 15 mila metri di dislivello positivo per “piccole variazioni, volontarie e involontarie, rispetto al previsto (258 km e 13.600)”, puntualizza Cominotti. Il tutto in 73 ore e 33 minuti “anche se il cronometro – precisa il runner lecchese – non è stato certo il primo obiettivo da perseguire”.

Già il 5 luglio Cominotti aveva chiuso una linea locale molto estetica: “La linea sottile”- Il giro dell’alta ValVarrone. Un’attrazione, la sua, per i nostri luoghi che nascondono ai più scenari spettacolari tra monti e lago.

 

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“Ho preparato il tutto con ricognizioni specie sulla sponda dei monti lariani (sul ramo di Como) senza sbandierare troppo i miei propositi – racconta – Poi è stata questione di attendere 3 giorni di meteo favorevole e…partire! Contare solo sulle mie capacità fisiche e mentali mi ha dato modo di vivere con concentrazione questo viaggio e verificare ancora meglio i dettagli logistici così importanti per chi si muove in ambiente montano. Ad attendermi in piazza Cermenati alcuni amici e qualche curioso che hanno condiviso un sorriso e una birra fresca”.

Il 7 settembre, ad Annone di Brianza, Cominotti ha fissato un incontro “una semplice chiacchierata”, dice lui, aperta a tutti in occasione del quale parlerà del suo Giro.

 

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