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400 volti, 800 braccia che sudano come gli atleti: ogni volontario è indispensabile per “muovere” la Resegup
“E’ un momento a cui teniamo particolarmente perché senza i volontari nulla di tutto questo sarebbe possibile”
VALMADRERA – Una cena per dire grazie a ognuno dei circa 400 volontari che rendono possibile lo spettacolo Resegup. Sono loro il motore della gara: 400 volti, 800 braccia, ognuno è il piccolo (indispensabile) ingranaggio che fa muovere una macchina mastodontica che dal 2010 (prima edizione) a oggi è cresciuta sempre più fino ad arrivare a portare sui sentieri del Resegone qualcosa come 1.200 atleti.
Nella serata di ieri, giovedì 21 luglio, la Cascina Don Guanella di Valmadrera si è colorata con le magliette grigio-arancio dei volontari che hanno partecipato numerosi a una serata conviviale a base di piazza e birra “made in Cascina”: “E’ un momento di ringraziamento a cui teniamo particolarmente perché se da un lato la Resegup si fa grazie agli sponsor, dall’altro non sarebbe possibile senza l’esercito dei volontari – ha detto Gianluca Pellecchia vicepresidente della 2Slow -. Ormai da anni siamo affiancati sia da associazioni che da persone singole che durante la giornata della gara si impegnano e sudano almeno tanto quanto gli atleti (se non di più) per fare in modo che tutto fili liscio”.
Una iniziativa nata nel 2019 (poi fermata dal covid come del resto la stessa gara) che quest’anno è stata ripresa: “Parliamo di circa 400 persone impegnate, tante appartengono a gruppi e associazioni alcuni dei quali sono al nostro fianco dall’inizio, poi ogni anno ci sono persone nuove che si propongono e si aggiungono. Anche noi organizzatori non li conosciamo tutti e questo è il momento per trovarsi faccia a faccia e stare insieme”.
Il ritrovo a Cascina Don Guanella non è casuale: “I ragazzi della Cascina sono stati tra i primi a sostenere la Resegup, fin dall’inizio, e da lì è cominciata questa collaborazione. Ci fa piacere essere qui stasera, ci fa piacere ringraziare tutti i volontari e ci fa piacere festeggiare un’altra edizione che è andata bene sia nei numeri che nello spettacolo sportivo. Novità? Sicuramente stiamo già pensando alla prossima edizione, non so se ci saranno novità ma sicuramente la nostra intenzione, nel limite del possibile, è quella di continuare a migliorarci per organizzare una Resegup sempre più bella e coinvolgente”.
Durante la serata sono stati proiettati il video dell’ultima edizione e una serie di fotografie, non prima dell’appello del presidente della 2Slow Paolo Sala a tutti i volontari: “Mi raccomando, l’anno prossimo non mancate! Anche perché premieremo il ‘senatore’ dei volontari, ovvero chi è stato accanto a noi in tutte le edizioni… ci inventeremo qualcosa per premiare l’impegno”.
I saluti finali a don Agostino Frasson, mente e cuore della Cascina Don Guanella: “Per la Cascina coinvolgere una realtà come la Resegup non è roba di tutti i giorni e per noi è un onore avervi qui stasera – ha detto il don -. Siete persone che oltre a dedicarvi al vostro lavoro, alla vostra famiglia, ai vostri impegni trovate tempo anche per gli altri. Per la nostra realtà è fondamentale tessere relazioni e proprio qui da noi, pochi giorni fa, è stato presentato il Giir di Mont: una sorta di continuazione di un filo di collegamento tra le realtà di volontariato che si occupano di sport per creare una rete di unione e di solidarietà. La Cascina vorrebbe essere il trait d’union per fare qualcosa insieme”.
La Resegup non finisce mai… se gli organizzatori sono già al lavoro per la prossima edizione, gli atleti non possono certo dormire sugli allori perché la sfida con il Resegone continua!
