Il direttore generale Maruccia analizza stagione, mercato e obiettivi
LECCO – La fine di un anno coincide inevitabilmente con il momento dei bilanci e il 2025 del Lecco Calcio a 5 si è chiuso davvero in maniera ottimale. Primo posto nel girone A di Serie A2 Élite insieme a Petrarca e Cesena, ufficialmente 2° solo per un gol di differenza nella classifica avulsa tra le tre capolista, e il 1° posto nel girone B del campionato nazionale Under 19 rappresentano le gemme più splendenti di un’intera attività a tinte blucelesti che di anno in anno regala sempre maggiori soddisfazioni. Facciamo il punto della situazione con il direttore generale Marcello Maruccia.
In estate è stato cambiato tanto, dal mister, con l’arrivo di Davide Moura, ai giocatori, con soli 2 over confermati. Scelta che si sta rivelando vincente.
È un merito che va condiviso con tutta la società. Abbiamo fortemente voluto questo cambiamento, ritenendo che un ciclo importante e vincente fosse ormai giunto al termine. L’obiettivo è stato quello di avviarne uno nuovo, incentrato sulla crescita continua dei nostri giovani, mettendo realmente proprio loro al centro del progetto.
Quali gli ingredienti vincenti di questa ricetta?
La semplicità con cui siamo riusciti a completare la squadra, grazie ai numerosi giovani di talento che ci sono stati proposti – alcuni dei quali sono poi arrivati – e il supporto di un paio di giocatori più esperti ed affermati – con anche il nostro mister – che hanno scelto di credere e far parte di questo progetto unico in Italia, quanto meno rapportato alla categoria di svolgimento. Ciò grazie all’ormai consolidato know out e al saper costruire con capacità e competenza. E questo è possibile solo con una grande società e proprietà alle spalle. Io sono solo parte esecutrice e quello che lavora, diciamo così, allo scoperto.

In testa alla Serie A2 Élite, è giusto dire che questo Lecco non può più nascondersi?
Più che dire che non ci si può nascondere, direi che non si può smettere di sognare, ma principalmente di lavorare. Non siamo nelle condizioni di non poterci nascondere. Se pensassimo questo saremmo già vinti, non avremmo chances. Non dobbiamo mai dimenticare che la nostra squadra è giovanissima, cosa questa che abbiamo fortemente voluto fosse così. Stiamo partecipando al secondo campionato nazionale della disciplina con ben 8 ragazzi in età Under 19 e che fanno parte di una rosa composta da soli 14 giocatori.
Un Lecco giovane, portando avanti quella che da anni è la filosofia bluceleste.
È una situazione voluta proprio per dare modo ai nostri ragazzi di poter giocare e crescere, cosa che altrimenti, con altro tipo di giocatori più pronti e affermati, non avrebbero potuto fare. Situazione unica in Italia, almeno per questo importante livello di competizione. Siamo un mix straordinario che unisce fame di vittoria, talento, sfrontatezza e capacità tecnica nei giocatori a una gestione tecnica di altissimo livello grazie alle capacità del nostro mister Moura e di tutto lo staff che lavora in maniera impeccabile e altamente professionale. Se saremo in grado di conservare tutto questo sino alla fine, continuando a lavorare tutti insieme con la stessa identica serietà e professionalità in tutti gli aspetti come fatto sinora, potremo davvero continuare in questo meraviglioso sogno.
Dicembre e gennaio, si sa, sono mesi di mercato. Come si sta muovendo il Lecco?
In merito al mercato, rimaniamo alla finestra. La rescissione contrattuale di due giocatori e di un componente dello staff, nonostante l’arrivo di Rosati, ci ha lasciato un po’ di spazio da poter eventualmente sfruttare, senza intaccare il budget ma anzi riuscendo a conservarne una parte di quello prefissato a inizio stagione. Con l’inizio imminente della Coppa Italia, sia della prima squadra che di quella Under 19, siamo in pochi e abbiamo bisogno che arrivi qualcuno. Lo sapevamo e quindi rientra tutto nell’ordine delle cose stabilito. Tuttavia, faremo un passo in avanti solo se riusciremo a trovare la giusta occasione, sempre in linea con il nostro mantra: giovani, di talento, affamati di vittoria, non pretenziosi e con tanta voglia di lavorare e crescere.
Quale la partita più bella di questo girone di andata e quella che invece ha lasciato un po’ di amarezza?
Sicuramente la vittoria nella prima uscita stagionale nella trasferta di Grosseto, che a mio parere all’inizio era una tra le due squadra più attrezzate di tutto il campionato e che temevo molto, mi ha dato una grande emozione. Un test di grande livello superato splendidamente e che ha poi dato il via a questa straordinaria prima parte di campionato. Il rammarico per due sconfitte, contro Maccan Prata e Real Fabbrica, partite entrambe totalmente dominate e che proprio per questo, hanno lasciato un grande amaro in bocca.
Chiudiamo con l’Under 19, anche quest’anno grande protagonista. Lo sarà anche a livello nazionale?
L’Under 19 sta confermando le attese. Dopo la vittoria di cinque campionati consecutivi, per il sesto anno è campione d’inverno e si sta dimostrando competitiva anche per via del fatto che facendo i giocatori tutti parte della prima squadra, la loro crescita sia tecnica che di esperienza, è ogni giorno più evidente. Questo, per le fasi finali, rappresenterà un’arma importante. Pensiamo di poter essere competitivi e di giocarcela con tutti. Vediamo. Promettiamo che ce la metteremo tutta, sicuramente daremo gran filo da torcere a chiunque.

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