Il pluricampione mondiale in prima fila alla presentazione della 10^ edizione
“In gara? Dipende da tanti fattori. Deciderò a maggio”
LECCO – Due anni fa, Resegup 2017, aveva lasciato Lecco con un’incazzatura (giustificata) per quella vittoria sfumata a causa di un errore. Fatale fu una tracciatura non impeccabile all’altezza del sentiero che svolta a destra e porta a Brumano. Proprio in quel punto, nella picchiata dalla vetta del Resegone verso Erna, il pluricampione mondiale di corsa in montagna Marco De Gasperi sbagliò strada finendo quasi a Brumano. “Quando mi sono accorto – ricorda – Ormai era troppi tardi…”.
24° al traguardo, gara onorata, ma niente podio per il forte atleta di bormino che lasciò Lecco su tutte le furie. Per gli organizzatori della 2Slow fu un momento difficile e nel corso di questo anno e mezzo l’idea di aver “perso” un top runner come De Gasperi lasciava ancora l’amaro in bocca, anche se la partecipazione e la vittoria della compagna Desco alla passata edizione aveva fatto ben sperare gli organizzatori ad una sperata “riconciliazione”.
E così, come a volte capita nella vita, con l’aiuto di amici comuni e di una cena casuale e informale, non solo è stato ricucito lo “strappo”, ma per 2Slow e De Gasperi sono tornati i sorrisi con De Gasperi che ha promesso di non mancare alla presentazione della 10^ edizione della Resegup.
Presente il 22 febbraio ma anche il sabato 1 giugno ai nastri di partenza? “E’ un po’ presto per confermare la mia presenza in gara, dipende dai programmi dei prossimi mesi e da altri fattori. Deciderò a maggio – spiega – Di sicuro, sarò alla presentazione del 22 febbraio al Politecnico di Lecco insieme alla mia compagna Elisa Desco, vincitrice della scorsa edizione”.
Poi un De Gasperi in splendida forma (che proprio ieri, giovedì, ha svolto una seduta di allenamento a Lecco) svela: “Voglio prepararmi bene in questa stagione perché potrebbe essere l’ultima. Tra gli obiettivi che mi sono prefissato c’è quello di provare ad essere competitivo nel CCC del Monte Bianco (Courmayeur-Champex-Chamonix, 100 km per 5.950 di dislivello, ndr), a mi avviso una delle gare più importanti. Del resto, a 42 anni (classe 1977, ndr) vorrei dedicarmi più alle ultra distanze, anche se mi piacerebbe provare ancora ad essere competitivo sulla distanze medio corte. Vedremo nel corso della stagione quale sarà l’occasione giusta per provarci”.
Ultima stagione quindi? “Potrebbe. Del resto arriva per tutti il momento di dire basta. Poi a me piace l’idea di mettermi a disposizione dei giovani e in parte già lo sto facendo. Vorrei continuare a coltivare questa ambizione. Ma immagino anche che in tanti saranno contenti di non vedermi più in gara…”, sorride.
Poi un consiglio ai giovani e a coloro che approcciano ai trail: “E’ difficile fare avvicinare i giovani a questo sport, ma una regola che vale per tutti è quella di iniziare dall’atletica, che è la base. Poi sarebbe buona cosa seguire la trafila delle campestri, delle corse in montagna e solo successivamente approcciare al mondo dello skyrunning. Non è bruciando le tappe che si riesce a costruire una buona carriera. Per chi invece inizia a praticare trail in età più avanzata, quindi dopo i 25 anni, è bene andare per gradi”.
Quindi De Gasperi saluta e tranquillizza tutti gli amici della Resegup, organizzatori e non: “La rabbia di quanto successo nel 2017 è sbollita. Non ci sono rancori. I ragazzi della 2Slow li ho sempre considerati amici anche dopo il fattaccio e oggi sono contento di essere stato invitato alla presentazione”.