Pallamano. Fine carriera per Samuele Riva, capitano del Molteno

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Samuele Riva
Samuele Riva

Riva lascia la pallamano dopo una carriera vissuta con passione, dedizione e forte attaccamento alla maglia

“Perché lascio la pallamano? È una decisione maturata con consapevolezza”

MOLTENO – Il capitano saluta l’attività agonistica: l’annuncio, in parte inatteso, segna la fine di un’importante pagina della pallamano moltenese. Samuele Riva, figura centrale e simbolo di questi ultimi anni, lascia la pallamano giocata dopo una carriera vissuta con passione, dedizione e forte attaccamento alla maglia.

Insieme ad altri protagonisti, ha contribuito a scrivere la storia recente della pallamano Molteno, diventandone punto di riferimento non solo in campo, ma anche per lo spirito con cui ha sempre vissuto questo sport.

Aveva iniziato a giocare a soli sei anni, in prima elementare, indossando fin da subito la maglia del Molteno. Ha compiuto l’intero percorso nel settore giovanile, raggiungendo il traguardo più prestigioso: la vittoria dello Scudetto Under 20.

Nella stagione 2017/2018 ho disputato il campionato di Serie B con la seconda squadra, facendo anche alcune apparizioni in Serie A. “L’anno successivo sono entrato stabilmente in prima squadra, con Alfredo Rodriguez in panchina. Fu proprio lui a cambiarmi ruolo, da terzino/centrale passai ad ala sinistra, posizione che da allora è diventata la mia” spiega Samuele Riva.

Riva ha rilasciato un’intervista: ecco le sue parole.

“Nel 2019/2020 abbiamo raggiunto una grande conquista: la promozione in Serie A a girone unico, che ho avuto la fortuna di disputare l’anno successivo. Nel 2022, dopo l’addio di capitan Zanoletti, ho ricevuto la fascia e l’onore di guidare la squadra come capitano, ruolo che ho mantenuto fino ad oggi”.

Samuele da dove nasce questa decisione?

“Perché lascio la pallamano? È una decisione maturata con consapevolezza. Sicuramente gli impegni lavorativi hanno il loro peso, ma non sono l’unica ragione. Sento semplicemente di aver dato tutto quello che avevo alla pallamano. Questo sport richiede tantissimo, specialmente quando lo si pratica da atleta-lavoratore. Per affrontarlo al meglio serve una motivazione forte, che ti spinga a fare sacrifici continui. Quando quella motivazione cala, anche solo un po’, diventa difficile tenere lo stesso ritmo. E io credo che, se non posso dare il 100%, sia giusto fare un passo indietro e lasciare spazio a chi ha la giusta energia e voglia”.

Rimarrai all’interno della società?

“Per ora non ne abbiamo ancora parlato concretamente, quindi non c’è nulla di definito. Non lo escludo, ma al momento non c’è una prospettiva precisa. Quello che è certo è che continuerò a tifare Molteno. La pallamano è e resterà una mia grande passione, e questa squadra sarà sempre nel mio cuore”.

Grazie di tutto capitano. Un saluto finale?

“Un grazie sincero a tutte le persone che mi hanno accompagnato in questi 21 anni: ai compagni di squadra, da quelli con cui ho iniziato da bambino, a quelli che mi hanno accolto in prima squadra, fino ai più giovani che ho avuto l’onore di accogliere io da capitano. Grazie anche agli allenatori, ai dirigenti, alla società, e soprattutto al nostro pubblico. Il tifo di Molteno è qualcosa di speciale: la pallamano qui è sentita davvero. È stato un piacere e un onore rappresentare questa realtà in campo. Ora il mio percorso da giocatore e capitano si chiude, ma resterò sempre vicino alla squadra. Forza Molteno, sempre!”.