DERVIO – Originario di Bellano, dove è nato il 4 maggio 1993, ha da sempre una grande passione per la bicicletta. Gli piace pedalare, gli piace correre. E i risultati si vedono.
Quello del derviese Simone Petilli con la bicicletta è del resto un legame fortissimo, che tra l’altro l’ha fin qui portato a conseguire ottimi risultati e che certamente gli darà nell’immediato futuro tante altre soddisfazioni.
Dopo due anni di eccellenti prestazioni tra i professionisti in squadre Uci Continental (terzo gruppo, le minori dei Pro), Petilli è approdato quest’anno nell’unica formazione italiana tra quelle di primo gruppo (Uci Worldteams), ossia la brianzola Lampre-Merida, e si è subito messo in bella evidenza.
Dello scorso fine settimana è infatti l’ottimo decimo posto ottenuto a Larciano, in terra di Toscana, nel Gran Premio Industria & Artigianato.
Dello scorso anno, con la maglia della Unieuro Wilier, spiccano la vittoria conquistata nella prima tappa della Ronde de l’Isard d’Ariège in Francia (competizione che poi lo ha visto primeggiare in classifica generale), la piazza d’onore ottenuta al “Trofeo Edil C” di Collecchio (Emilia Romagna) e i terzi posti al Gp Laguna in Croazia, al Giro del Medio Brenta in Veneto, al prologo del Giro della Valle d’Aosta e nella prima frazione della stessa competizione, che lo ha poi visto conquistare sempre il terzo posto della classifica generale.
Tornando alla corsa del primo fine settimana di marzo a Larciano va detto che Simone è giunto al traguardo nel secondo drappello di inseguitori del vincitore Simon Clarke, distanziato di meno di un minuto.
Il freddo e la pioggia hanno accompagnato i corridori per tutti i 199 chilometri del percorso, ma le avversità atmosferiche non hanno spento la loro intraprendenza.
Particolarmente brillante, Petilli, nel finale di gara, quando il gruppo si è ridotto a una cinquantina di unità. Il corridore della Lampre-Merida si è inserito tra gli inseguitori di Clarke, autore dello scatto decisivo sull’ultima ascesa del San Baronto, riuscendo a cogliere come detto il nono posto.
Il futuro, dunque, è più che mai dalla parte di Simone, al quale non fanno certo difetto impegno, grinta e serietà. E con una grande passione per la bicicletta.