Gli amministratori: “Unica strada per far sopravvivere i nostri paesi. Arrivarci insieme, convinti e compatti”
Ieri la prima serata a Cortenova. La seconda è martedì 6 febbraio, alle 20:30, nel salone del cineteatro a Primaluna
CORTENOVA – Grande partecipazione ieri sera per il primo incontro tra amministratori e cittadini riguardo la fusione tra i Comuni di Cortenova e Primaluna.
Ad aprire la serata il sindaco di Cortenova Sergio Galperti, il paese che ha ospitato l’evento nel salone del cineteatro: “L’obiettivo di questo percorso è unirci perché solo insieme possiamo avere la forza di far sopravvivere i nostri borghi. La cittadinanza ci deve supportare e siete proprio voi che poi darete esito positivo a questo iter. Nulla ci è stato imposto dall’alto o da scelte partitiche o da protagonismi e nemmeno è un progetto legato a campagna elettorale. Tutto ciò nasce da domande che ci poniamo da anni nate dalle difficoltà e i problemi che abbiamo nell’amministratore. Confrontandoci con i sindaci dei paesi limitrofi abbiamo iniziato alcuni ragionamenti tempo fa sulla possibilità di una fusione perché tutti noi affrontiamo quotidianamente problemi di gestione che magari il cittadino non conosce ma che sono davvero molti. L’obiettivo di questa scelta è rendere più efficienti i comuni, migliorare i servizi ai cittadini e se sarà possibile anche diminuire le tasse. Sarete voi però a scegliere se darete esito positivo al referendum perché tutto va costruito con il vostro sostegno. Anche noi abbiamo da imparare e siamo qua per ascoltarvi per cogliere i vostri spunti e rispondere alle vostre perplessità”.
Il sindaco di Primaluna Mauro Artusi, paese interessato dalla fusione con Cortenova, affianca e supporta Galperti manifestando tutta la sua apertura ai dubbi dei cittadini in merito alla scelta: “Tutto ciò è frutto di un lungo percorso, un amministratore deve avere una idea di lunga visione e guardando agli anni futuri è questa l’unica soluzione possibile. Chiediamo a tutti voi di non esitare a porci domande e chiarimenti perché anche in questo modo potete darci suggerimenti e aiutarci. Questa serata è il primo momento di confronto ma ce ne saranno altri, un Comune è fatto di persone e attività, è una scelta importante questa da cui non si torna indietro. Dovete essere convinti e avere le idee chiare, non basatevi sul sentito dire sulle battute o su quello che leggete sui social. Esponete agli amministratori qualsiasi domanda senza remore in modo da sciogliere i nodi a quattro occhi“.
Il vicesindaco di Cortenova, Marco Selva, insieme ai consiglieri, ha illustrato con delle slide una presentazione grafica per meglio inquadrare i passaggi del percorso di fusione, i dati demografici e le informazioni riguardo i due paesi.
“Va precisato che la Fusione non è una Unione, la fusione va ad associare due o paesi che generano un nuovo ente dove vengono accorpati i territori con lo scopo di risparmio di gestione e semplificazione amministrativa – spiega Marco Selva – Il nuovo comune che andrebbe a formarsi unendo Cortenova e Primaluna si aggirerebbe sui 3400 abitanti. E’ bene precisare che comunque non diminuiranno i dipendenti comunali ma ci sarà una riorganizzazione per migliorare le competenze e l’efficienza degli uffici. Vediamo da questi dati anche la diminuzione nel corso degli anni dei trasferimenti erariali agli enti che metteranno sempre più in difficoltà i paesi e la loro gestione. L’unica cosa che cambierà è la denominazione del nuovo organo e non la perdita di identità, tradizioni, radici e patroni, quelli sono intoccabili per ogni borgo o frazione”.
Tra i nomi proposti per il nuovo comune “Valsassina Centro”, “Borgo Grigna” e “Borgo Valsassina” nomi neutri che individuano una macro area proprio nell’ottica di accorpamento futuro dei paesi limitrofi. Corale l’appello dei sindaci aperti anche su questo punto a ricevere suggerimenti e proposte.
E’ stato precisato che alle imminenti elezioni i paesi correranno ovviamente separati dato che referendum consultivo si terrà presumibilmente in autunno. Il referendum deve dare esito favorevole sia a Cortenova che a Primaluna, in caso negativo per 7 anni i paesi non potranno più presentare il progetto di fusione.
A portare la sua esperienza alla serata pubblica il sindaco di Valvarrone Luca Buzzella, primo cittadino dell’ente nato dalla fusione di Introzzo, Vestreno, Tremenico: “Come mia conoscenza diretta in merito posso dirvi che i problemi di personale prima della fusione erano davvero importanti e questo va a discapito degli uffici che non riescono a far fronte e bandi, progetti e lavori. L’importante è arrivare a questa scelta compatti decisi, il cittadino deve avere fiducia nel proprio amministratore e capire che questo è il bene comune. Facendo la fusione inoltre si ottengono dei contributi che sono di gran aiuto. Riguardo le perplessità sulla la perdita di identità potrei dirvi che per quello che riguarda noi dopo la fusione sono nate delle nuove associazioni che anzi collaborano quando bisogna organizzare qualcosa di importante. Il consiglio che mi sento di dare agli amministratori futuri di questo ente è prendere in lista dei rappresentanti di ogni paese e frazione per motivi rappresentativi ma anche di gestione e vicinanza alle diverse problematiche e necessità”.
Una scelta questa appoggiata anche dal presidente della Comunità Montana Fabio Canepari: “Posso dirvi che amministrando 25 comuni portare agli enti superiori la voce di paesi comuni vuol dire tanto. Il peso politico e amministrativo che ha il Comune più grande si tocca con mano in Regione tutti i giorni. I risultati non si portano a casa perché un piccolo paese finisce nel mucchio. Non posso che dire che questo è il passo giusto per un domani, per avere peso e contribuzione maggiore dallo stato. La mancanza di personale, di tecnici e segretari comunali è cronica e così non si possono portare avanti convenzioni e progetti. Un Comune grande è sicuramente più attrattivo anche per un professionista e un dipendente cosa che ora i nostri paesi non sono. Tutto ciò è un grande ostacolo alla gestione amministrativa e che si ripercuote sui servizi ai cittadini”.
Nel numeroso e interessato pubblico tra cui anche altri amministratori, il sindaco di Taceno Alberto Nogara, e per Introbio il consigliere Riccardo Benedetti che concorda sulla posizione: “Questa è l’unica strada per sopravvivere, non chiediamoci “perché adesso” ma “perché non prima”. Se non lo scegliamo ora questo percorso diventerà una scelta imposta dall’altro un domani con modalità e tempi che ci verranno dettati. Chiunque sia in una amministrazione comunale subisce e conosce bene le difficoltà riguardo la mancanza di personale, gli uffici sono sono oberati di lavoro. Se siamo forti e capaci di tenere salda la nostra identità non perderemo le nostre tradizioni e le nostre radici. Siamo noi cittadini che facciamo la società, non sono gli amministratori. Nulla della nostra storia si prederà con l’unione e la forza”.
Il sindaco di Cortenova chiude la serata lanciando un appello ai giovani affinchè si avvicinino alla politica e che siano animati da un interesse per verso il proprio territorio.
Il secondo incontro pubblico riguardo la tematica è fissato per martedì 6 febbraio alle 20:30 presso il salone del cineteatro di Primaluna.