Marinello Manzoni: “Scelta che riteniamo inevitabile opportuna e necessaria affinché una luce di chiarezza si estenda sull’operato di questa Amministrazione”
“Ce ne andiamo dunque, lasciando ad altri, ed in particolare a chi resta, l’esclusiva responsabilità di scelte tanto avventate e di metodi gestionali tanto autoritaristici”
PASTURO – Il consiglio Comunale che si è svolto mercoledì sera è stato segnato dall’uscita e dai saluti della minoranza.
Presente nella file dell’opposizione solo il capogruppo Marinello Manzoni che si astiene al primo punto dell’ordine del giorno e abbandona l’aula chiedendo alla Segretaria del Consiglio che venga formalmente allegata la lettera di concedo per rendere formale la scelta di abbandonare il consiglio comunale.
Nella Missiva che Marinello Manzoni ha consegnato si legge: “Abbiamo chiesto la parola per dare comunicazione al Consiglio ed alla Cittadinanza presente del motivo per cui questa sera il gruppo consiliare di minoranza BAJ-PAS ha deciso di partecipare con la sola presenza della mia persona in veste di capogruppo.
La scelta è motivata da considerazioni in merito alla modalità di gestione della cosa pubblica da parte dell’attuale Amministrazione Comunale e, specificatamente, della Giunta che la dirige. In particolare ci riferiamo alla vicenda della gestione dei fondi del PNRR per la realizzazione del nuovo edificio scolastico, e ciò con riguardo a tre specifici aspetti: la cosa in sé; i processi decisionali che l’hanno determinata e le conseguenze che ne derivano.
Lascia basiti e perplessi il fatto che un impegno di spesa tanto oneroso (dell’ordine di circa 3 bilanci annuali del Comune) sia stato deciso esclusivamente in sede di Giunta, senza confronto alcuno non solo con la minoranza ma addirittura con la maggioranza!
Un atteggiamento questo spietatamente verticistico, se non addirittura privatistico, esclusivo al punto da divenire arrogante, tanto presuntuoso ed autoreferenziale da risultare incapace di accedere al confronto e ad una valutazione dialettica costruttiva, in definitiva tragicamente miope e destinato a più che probabili esiti insufficienti e negativi.
La presunta disponibilità dei Comuni vicini a mandare i propri figli a scuola a Pasturo (pur dal Sig. Sindaco più volte dichiarata), nella realtà già si è scontrata, ad esempio, col fatto che pure il Comune di Introbio sta attivandosi per la costruzione di una scuola propria e il Comune di Primaluna già lo ha fatto! Pia illusione dunque quella propugnata dal Sig. Sindaco di un futuro condiviso a posteriori con Enti e Comuni non preventivamente consultati: NON FUNZIONA COSI’! Miopia ed approssimazione dunque nelle valutazioni strategiche, fanno il paio con analoga miopia ed inadeguatezza nella gestione del personale e della forza lavoro a disposizione del Comune. Gestione che oserei qualificare come DISASTROSA!
Parlo, ad esempio, dell’Ufficio Tecnico, che, assorbito dalla gestione di questo rilevante appalto delle scuole, non riesce a gestire l’ordinaria amministrazione se non con ritardi infiniti ed inaccettabili. Oppure, ancora, parlo della inestirpabile incapacità a relazionarsi e a rispettare caratteristiche e specificità professionali del personale presente, con l’esito nefasto che l’Amministrazione Comunale, in sede giudiziaria, ha dovuto soccombere ed è risultata condannata al rimborso di svariate migliaia di Euro.
E chi se ne farà carico? Il Sig. Sindaco? O la Segretaria Comunale? Oppure, manco a dirlo, i Cittadini che, ignari, fan la figura e pagano come Messer Pantalone?”
Riguardo ai rapporti con gli Amministratori e la scelta di abbandonare prosegue la nota del gruppo BaJ Pas guidato da Manzoni: “Il tutto funziona non granché bene, dunque. Che significato ha che un Capogruppo di Maggioranza (e non solo di Minoranza) sia tenuto all’oscuro delle decisioni di Giunta e ne sia reso edotto solo a cose fatte?
E’ questo il modo corretto di intendere un confronto democratico, base irrinunciabile della nostra Costituzione e del nostro vivere civile?
A noi non pare. E’ per questo che ci siamo chiesti se abbia un senso la nostra presenza in sede consiliare. Non vi è forse il rischio che, con la nostra presenza, si possa alimentare l’illusione che, in fondo, ci sia comunque un confronto democratico e costruttivo, il quale però, di fatto, non c’è, restando solo la possibilità di una mera presa d’atto di quanto deciso verticisticamente altrove? Per questo preferiamo dare un segnale comunicativo forte ed inequivocabile, e dunque abbandoniamo l’aula, ci ritiriamo sull’AVENTINO, come peraltro succedeva già oltre 2.000 anni fa, presso gli antichi Romani. Dopo oltre 30 anni di presenza in Consiglio Comunale la cosa ci dispiace ed addolora, ma la riteniamo inevitabile, opportuna e necessaria affinché una luce di chiarezza si estenda sull’operato di questa Amministrazione.
Ce ne andiamo dunque, lasciando ad altri, ed in particolare a chi resta, l’esclusiva responsabilità di scelte tanto avventate e di metodi gestionali tanto autoritaristici, siano essi propugnati in prima persona (leggasi Giunta), o passivamente accettati e supportati in modo acritico e, per ciò stesso, compartecipativo (da altri Consiglieri che, pur legittimamente, ritengano opportuno rimanere)”.
Disappunto sulla scelta della minoranza da parte del Sindaco Pierluigi Artana.
Durante la seduta consigliare è stata approvata l’adesione alla strategia nazionale alle aree interne. Comunicato inoltre un contributo di 3180 euro ricevuto dalla Provincia di Lecco e assegnato per interventi finalizzati alla riduzione dei rischio idrogeologico lungo le strade provinciali, e un contributo di 15 mila euro del Bim (bacino imbrifero montano) destinato ad un intervento per l’allargamento di Via Grigna e che consentirà la sistemazione del fondo ciottolato.
Affidato l’incarico ad una la società per la gestione dei Distretti del Commercio, una rete costituita tra paesi limitrofi con lo scopo di valorizzare le attività locali. L’incarico con un costo di 1500 euro è necessario per partecipare al bando della Regione e che consentirà di finanziare opere e progetti mirati al sostegno delle attività artigianali e commerciali. Rientrano nel distretto oltre a Pasturo anche Barzio, Cremeno, Cassina Valsassina, Moggio. Ballabio e Morterone.