Lunedì sera la consegna del premio intitolato a Renato Corbetta
“Questa Sagra della Sagre è il segno che, con attenzione, possiamo tornare a vivere”
BARZIO – “E’ un piacere essere qui stasera, con la Sagra delle Sagre aperta, perché tutti dobbiamo avere la percezione di poter tornare a vivere. Vivere con attenzione ma vivere, perché la non va sprecata ma deve essere vissuta. Se siamo qui è perché è possibile farlo e questo dipende anche dalla nostra fermezza nel rispettare le regole, un’attenzione che dovremo avere anche nei prossimi mesi”.
Pierfranco Ravizza, presidente dell’ordine dei medici, e Fabio Fedeli, presidente dell’ordine delle professioni infermieristiche, hanno ringraziato con queste parole gli organizzatori della Sagra delle Sagre per aver pensato alle categorie di medici e infermieri per l’attribuzione del Premio Sagra alla memoria di Renato Corbetta.
Nella serata di ieri, lunedì, si è svolta la cerimonia di consegna del simbolico premio, un dipinto su legno realizzato da un’artista introbiese: “Ricevere un ringraziamento, per chi cerca di lavorare con coscienza e bene, è sempre piacevole – ha detto il dottor Ravizza -. E io, a nome di tutti i medici del territorio, ho l’onore di ringraziarvi a mia volta per esservi ricordati del ruolo che le professioni sanitarie hanno svolto durante l’emergenza covid. Ho visto cose assolutamente incredibili, ho visto persone fare cose che erano lontane mille miglia dalla loro cultura quotidiana, ho visto persone tirarsi su le maniche e imparare come fossero studenti per cercare di curare le persone. Con fermezza e serietà professionale, grazie alla coesione sociale tra noi e la popolazione civile, siamo riusciti a superare quel momento difficile”.
“Ora il livello di guardia, lo diciamo sottovoce, è decisamente contenuto con numeri bassi e la capacità di affrontare la malattia in maniera più efficace – ha continuato -. E’ fondamentale che tutti coloro che svolgono un ruolo nella società trasmettano la necessità di andare avanti con senso civico fermo e corretto anche quando, a volte, siamo tutti un po’ esausti di mascherine e distanziamento, ma questa è l’unica strada per passare dalla epidemia all’endemia e tirare un po’ il fiato”.
Fabio Fedeli, poi, ha parlato di tre parole guida che si sono ripresentate durante la cerimonia di premiazione: ringraziamento/riconoscimento, ricordo di quello che abbiamo vissuto e unione: “Tre parole a cui ho pensato quando mi hanno detto che avremmo ricevuto questo premio – ha detto -. Nei momenti più difficili ricordo che arrivavano tanti piccoli gesti da parte della popolazione e nei momenti di sconforto questi gesti sono stati una iniezione di forza. Durante l’emergenza, poi, si sono accesi dei riflettori su alcune tematiche importanti, ricordiamoci di quello che abbiamo vissuto e restiamo uniti nella difesa del nostro sistema sanitario”.
Alla cerimonia di premiazione presentata da Riccardo Benedetti e Ferdinando Pucci Ceresa hanno partecipato anche Fabio Canepari, presidente della Comunità montana; Guido Agostoni, presidente dell’Assemblea dei Sindaci del Distretto di Lecco; Ferdinando De Giambattista, presidente dell’ambito di Bellano e Adriano Airoldi, sindaco di Introbio.
“Quest’anno non potevamo dare il premio a una persona sola, perciò abbiamo pensato a questo simbolico riconoscimento a tutti i medici e infermieri – ha detto Benedetti -. Tutti noi abbiamo vissuto l’emergenza covid da vicino e, nonostante la Sagra abbiamo un aspetto commerciale, abbiamo sempre voluto dimostrare la nostra vicinanza al territorio che ci ospita e quest’anno ci è sembrato naturale questo segno di gratitudine”.
A consegnare l’opera artistica che racconta per immagini tutti gli sforzi compiuti durante l’emergenza covid da medici e infermieri del territorio è stato il figlio di Renato Corbetta, il papà della Sagra delle Sagre, che proprio oggi (11 agosto) avrebbe compiuto 100 anni.