Rifugio Madonna della Neve nulla di fatto nell’incontro curia – parrocchiani

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INTROBIO – Una serata tanto attesa dai fedeli quella che si è tenuta ieri sera presso il salone dell’oratorio. Un’assemblea voluta per parlare del futuro del Rifugio Madonna della neve.

A incontrare la popolazione si sono presentati oltre al parroco Don Marco Mauri, Don Lorenzo Simonelli (avvocato generale della curia di Milano) e Monsignor Maurizio Rolla.

Come questione nota, il rifugio in Val Biandino di proprietà della Chiesa, resta chiuso da due stagioni. L’edificio non è più a norma e prima di una futura apertura si rendono indispensabili importanti lavori di ristrutturazioni stimati dal parroco in circa 130 mila euro. Da mesi Don Marco ha espresso la sua linea in merito che ha esposto anche durante l’incontro di ieri.
“E’ un luogo di fede a cui sono profondamente legati non solo gli introbiesi e i valsassinesi ma che richiama anche persone fino da Milano – spiega il parroco – Trovo che sia interessante dal punto di vista pastorale, è un luogo dove poter annunciare il vangelo. Non deve avere solo una finalità commerciale e mi piacerebbe pensare che il rifugio affianco alla chiesa mantenga questo stile. Nella gestione credo che si debba tenere questa linea, diffondere una idea e creare iniziative legate alla fede e alla sua crescita. Per quello ho ritenuto che si possa pensare di darlo in gestione ad una famiglia di mia conoscenza di Monza legata al Mato Grosso e con esperienza in rifugi. In questo modo si potrebbe contare anche sul volontariato per far fronte a periodi di lavoro più intensi”.

La proposta però non è piaciuta ad una parte degli introbiesi che si sono attivati anche con una raccolta di 750 firme.

Diverse le richieste e le perplessità sollevate in sala. Il carico economico che la parrocchia deve affrontare per i lavori di ristrutturazione e per la presa in carico di un dipendente che garantisca la continuità dell’attività del rifugio. Un esborso che si teme possa ricadere sulle casse della parrocchia.

Tra i presenti anche chi preferirebbe un gestore locale come da tradizione. Sono diverse le persone e le famiglie che si erano proposte con questa finalità.
Un problema burocratico e amministrativo non semplice da sbrogliare per diversi intoppi che si stanno presentando. Don Lorenzo Simonelli si è preso carico di questa spinosa questione aprendo anche uno spiraglio di luce e impegnandosi con fedeli e prelati a valutare tutte le soluzioni e a vagliare anche proposte di privati.

Nonostante gli scontri della serata il volere comune è trovare il modo per ridare vita al fulcro di Biandino il più presto possibile e poter avere chiesa e rifugio aperti il più presto possibile.

Monsignor Maurizio Rolla ha ben interpretato lo spirito dell’assemblea: “Dovete vivere bene questo momento di confronto e che non sia un andare contro alle idee e alle posizioni dell’altro. E’ un bellissimo sentimento di attaccamento che avete per questo luogo e deve essere motivo di unità e fiducia nelle decisioni che verranno prese. Nel confronto potremo trovare una strada e un criterio che non rovini in vostro stare insieme”.

La strada per un progetto e per il Rifugio Madonna Della Neve è ancora lunga.