I sindaci di Merate e Casatenovo hanno incontrato venerdì il direttore generale dell’Asst Favini
Rassicurazioni su “importanza e strategicità” dell’ospedale di Merate
MERATE – Nessuna chiusura notturna del Pronto Soccorso e del servizio di ostetricia e della sala parto del Mandic.
Dopo le incertezze degli ultimi giorni, notizie rassicuranti per l’ospedale di Merate sono emerse nell’incontro avvenuto venerdì tra i sindaci di Merate e Casatenovo e il direttore generale dell’Asst Paolo Favini.
Alla presenza dei direttori sanitario e sociosanitario, Andrea Massironi e Filippo Galbiati hanno ricevuto rassicurazioni importanti. “Possiamo confermare – dicono in una nota diramata dopo l’incontro – che non è intenzione della direzione dell’Asst di prevedere una chiusura del Pronto Soccorso nelle ore notturne, né ora né in futuro (il Pronto Soccorso del Mandic rimarrà operativo 24/24 H). Parimenti non sono previsti alcuna dismissione né alcun ridimensionamento del Punto nascite Sala parto del Mandic”.
Il dg Favini ha garantito che l’Asst rispetterà le regole che definiscono le dotazioni minime. E quindi, manterrà operativo 24 ore su 24 il Pronto Soccorso e la sala Parto del Mandic, servizi fondamentali e strategici per il territorio.
Il Pronto Soccorso
“In particolar modo, per il Pronto Soccorso si è avuta conferma della difficoltà a reperire personale medico specializzato in emergenza urgenza, difficoltà che attiene non solo il Mandic, ma diversi Ospedali lombardi – continuano i sindaci – La problematica deriva anzitutto dalle politiche degli ultimi anni relative al numero chiuso nei percorsi universitari ed all’insufficienza delle borse di studio per la Medicina d’urgenza. Per quanto riguarda il Mandic, sono stati recentemente assunti tre medici a tempo indeterminato, ma in un caso si è trattato di stabilizzazione di un professionista che già lavora a Merate.
“Abbiamo ribadito come sia necessario uno sforzo ulteriore da parte di Asst nel reperire, attraverso altri bandi, medici formati e specializzati in modo specifico per Merate, dove il servizio è costantemente sotto organico, perché sia garantita l’autonomia e specificità del PS meratese. Il PS del Mandic è infatti la regia di un DEA che gestisce casi sempre più complessi; si conviene pertanto che vanno promosse e salvaguardate le sue professionalità sanitarie, che non possono subire demotivazioni per le croniche difficoltà operative”.
La sala parto
Per la Sala Parto si è confermato l’apprezzamento nella conduzione del reparto di Ostetricia e Ginecologia meratese, che ha visto negli ultimi anni calare il numero di parti / anno, ma in linea con un calo progressivo e costante della natalità, aspetto che, assicurano da ASST, non può in alcun modo mettere in discussione un servizio di grande rilevanza. “La Sala Parto a Merate è e sarà attiva anche per il futuro, nel rispetto delle regole regionali, ma anzitutto quale scelta autonoma di politica aziendale per il territorio”.
L’incontro il 30 gennaio
Il Direttore Generale ha inoltre confermato la disponibilità all’incontro con la Conferenza dei Sindaci del Meratese-Casatese richiesto da Adele Gatti, Presidente dell’Ambito di Merate, per il giorno 30 gennaio.
Il Direttore Generale ha inoltre confermato la disponibilità all’incontro con la Conferenza dei Sindaci del Meratese-Casatese richiesto da Adele Gatti, Presidente dell’Ambito di Merate, per il giorno 30 gennaio.
In quell’occasione si parlerà di finanziamenti previsti e preventivabili per le dotazioni del Mandic, si chiederanno rassicurazioni sull’attivazione del reparto di pneumologia prevista per il 4 febbraio. Non solo, ma si vorrà avere un quadro chiaro di politica per il personale dell’Ospedale meratese e verrà ribadita l’importanza della salvaguardia della dotazione di posti letto e delle attività operatorie.
Ospedale di Merate: una realtà di prioritaria importanza
Da non dimenticare il consolidamento dei rapporti con Retesalute per i progetti territoriali di integrazione socio sanitaria, in attuazione della L. 23, tra cui anche i Presst (Casatese, Olgiatese) ed i servizi di Psicologia medica / oncologica, gestiti nell’ambito delle intese con Faresalute. I sindaci concludono: “Abbiamo la necessità di un confronto per ribadire che il Mandic è un ospedale di I livello, con forte integrazione territoriale, grande qualità interna e una storia importante”.