Settimana dei Valori: nelle scuole calolziesi un successo la raccolta alimentare per la Caritas

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settimana valori calolzio

Il Professor Tavola: “Ben 7 scatoloni a Torre de’ Busi, fino a 30 a Calolziocorte, e anche le sedi di Vercurago e Carenno hanno aderito con grande generosità”

CALOLZIOCORTE – “Fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce”. Con questo motto si è conclusa la Settimana dei Valori 2025, iniziativa coordinata dal professor Massimo Tavola della scuola media Manzoni di Calolzio, che ogni anno coinvolge centinaia di studenti in un percorso di riflessione e azione concreta sulla solidarietà e il volontariato.

Mercoledì, a testimonianza dell’impegno degli studenti, il furgone dell’Unità Pastorale Calolzio-Foppenico-Sala, guidato da Massimo Brivio, ha raccolto scatoloni pieni di alimenti a lunga conservazione – pasta, riso, scatolame, zucchero e altri beni di prima necessità – presso le scuole medie di Vercurago, Carenno, Torre de’ Busi e Calolziocorte. Un gesto concreto a favore della Caritas locale, frutto di una mobilitazione che ha visto una partecipazione sentita: “Ben 7 scatoloni a Torre de’ Busi, fino a 30 a Calolziocorte, e anche le sedi di Vercurago e Carenno hanno aderito con grande generosità”, sottolinea il professor Tavola.

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L’iniziativa non si è limitata alla raccolta di beni, ma ha rappresentato un’importante esperienza formativa per i ragazzi, che hanno potuto toccare con mano il valore della solidarietà. “Dopo la testimonianza di ben 12 associazioni di volontariato del territorio, anche gli studenti dovevano fare la loro parte. E ci sono riusciti”, afferma con orgoglio il docente.

Un messaggio chiaro: la cronaca spesso racconta solo il negativo, mentre il bene quotidiano, fatto in silenzio da tanti volontari, resta nell’ombra. Eppure, la società è permeata da gesti di generosità, dall’aiuto ai più bisognosi alla donazione del sangue, fino al tempo dedicato al soccorso.

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“I ragazzi hanno sperimentato quanto sia bello aiutare gli altri. Tanti piccoli gesti creano una grande ondata di solidarietà”, prosegue Tavola, evidenziando il valore educativo dell’iniziativa. Un’importante lezione di vita che rappresenta “una grande immunizzazione contro l’indifferenza, la prepotenza dei bulli e l’insensibilità del cyberbullismo”. L’educazione alla carità, infatti, è anche un’educazione alla cittadinanza attiva e responsabile.

A confermare il successo dell’iniziativa sono stati anche i volontari storici della Caritas, tra cui Graziella e il professor Michele Franceschini, da anni impegnato nella testimonianza diretta in classe.

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Un ringraziamento speciale è stato rivolto ai docenti che hanno collaborato alla raccolta: i professori Sonia Valsecchi, Pietro Diodati, Sonia Balossi e Rossella Velotto, che con il loro impegno hanno contribuito a rendere possibile questa esperienza di solidarietà.

Un segnale forte e positivo che parte dalle scuole e si estende all’intera comunità, dimostrando che il bene, anche se silenzioso, esiste e ha il volto di tanti giovani pronti a fare la differenza.