Pendolari infuriati: “Dopo i disagi, da Trenord rimborsi insufficienti”

Tempo di lettura: 2 minuti
treno trenord

MILANO – Comitati dei pendolari sul piede di guerra sui rimborsi annunciati da Trenord a seguito dei ritardi e delle cancellazioni dei viaggi che hanno insistito a dicembre, causa il malfunzionamento del nuovo sistema informatico di gestione del personale dell’azienda.

“Trenord continua a sostenere che i disagi del mese scorso sono stati limitati alla settimana dal 9 al 15 dicembre – sottolineano i rappresentati dei pendolari lombardi – In realtà le cose non stanno così. I disagi sono continuati almeno fino a domenica 6 gennaio, a causa della decisione unilaterale di Trenord di tagliare molte corse su gran parte delle linee suburbane (S1, S3, S5, S6, S9, S10 e S13)”.

“Su alcune di queste linee – spiegano – i tagli hanno comportato una riduzione del 50% delle corse, andando ben oltre le normali riduzioni previste per le giornate festive. Non essendo state concordate con la Regione Lombardia e tanto meno con i rappresentanti degli utenti, questi tagli si configurano come delle vere e proprie soppressioni, e come tali andranno considerati ai fini del calcolo delle penali alla Regione e del bonus di gennaio agli utenti (da corrispondere nel mese di aprile)”.

I Comitati precisano come non ci sia stata alcun tipo di contrattazione riguardo ai rimborsi messi in campo dall’azienda di trasporti: “Tutte le decisioni sull’entità e modalità di erogazione di bonus e rimborsi agli utenti, oltre a quanto già previsto dal contratto di servizio con Regione Lombardia – spiegano – sono state prese in piena autonomia da Trenord. A ciascuno le sue responsabilità, dunque”.