L’arte per raccontare la morte di Aldo Moro: la mostra a Lecco

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LECCO – 9 maggio 1978: una data che ha cambiato la storia dell’Italia, rappresentando il culmine di uno dei periodi più difficili per il nostro Paese; un giorno “imperfetto” così come è stata intitolata la mostra che il Comune di Lecco ha voluto dedicare ad Aldo Moro, nel 35esimo anno dalla sua scomparsa, raccontando la sua tragica fine attraverso “la delicatezza dell’arte”, come spiegato dall’assessore comunale Michele Tavola.

Il difficile compito è stato affidato alla scultrice Daniela Novello, artista giovane ma con alle spalle una corposa carriera che le ha permesso, tra le altre cose, di approdare alla 54esima Biennale di Venezia.

L’esposizione, che sarà inaugurata alla Torre Viscontea sabato 13 aprile, sarà composta da sei installazioni che ripercorreranno le tappe del rapimento di Moro, giungendo all’attimo funesto della sua morte, quest’ultimo evocato dai sedili della Renault che lo ha trasportato nell’ultimo viaggio, scolpiti nel piombo dall’artista milanese.

“Ogni mezzo è utile per ricordare e riflettere sul valore della vita, del rispetto delle regole e del rifiuto di ogni violenza. E la scultura, plasmando la materia, sa cogliere l’attimo irripetibile, l’essenza di una vita o di un avvenimento” ha spiegato la dirigente del settore Cultura, Giovanna Esposito.

Di qui l’idea di una mostra d’arte che affrontasse il dramma con la propria espressività: “Chi visiterà l’esposizione non scoprirà una sola notizia in più di quanto già si conosca sul ‘caso Moro’ – ha sottolineato l’assessore Tavola – ma avrà un impatto empatico con la vicenda e con i suoi protagonisti che nessun saggio storico, per quanto dettagliato e approfondito, può restituire”.

La mostra, aperta al pubblico dal 14 aprile al 12 maggio, rappresenta uno degli appuntamenti principali della terza edizione della rassegna “Incontri sul Lago”, nata dall’azione congiunta del Comune di Lecco, di Confcommercio e di otto scuole superiori lecchesi, che per il 2013 ha voluto avvicinare studenti, docenti e cittadinanza ad un’analisi degli anni ’70, guardando sia ai tragici eventi storici che al periodo estremamente fertile per la cultura.

Quei formidabili anni Settanta? Da questo interrogativo siamo partiti per affrontare, insieme ai nostri alunni, un periodo storico spesso poco approfondito nei libri di testo e che invece cela in sé uno dei nodi cruciali della nostra storia – ha spiegato la professoressa Daniela Bini, responsabile di ‘Incontri sul Lago’ ed relatrice esperta degli ‘Anni di Piombo’ – E’ stata una vera e propria sfida coinvolgere i ragazzi su questo tema”.

La mostra che si va ad inaugurare avrà anche il proprio catalogo, realizzato grazie alla Banca Popolare dell’Emilia Romagna ed Acel Service, sponsor dell’evento.