LECCO – Presentata nella mattinata di giovedì 18 aprile l’apertura della Sezione di grafica e fotografia presso Palazzo delle Paure, con l’esposizione delle opere donate dall’artista Giansisto Gasparini. La mostra verrà inaugurata sabato 4 maggio alle ore 17 e proseguirà fino al 29 settembre.
E’ prevista per l’inizio di maggio l’apertura a Palazzo delle Paure di una nuova Sezione di Grafica e Fotografia, la cui inaugurazione coinciderà con l’esposizione delle opere che l’artista Giansisto Gasparini ha voluto donare alla città di Lecco. Come ha spiegato Barbara Cattaneo, Direttore del Polo Museale di Villa Manzoni, “la sala ospiterà a rotazione l’enorme quantità di materiale donato alla città e mai esposto prima”.
“Per arrivare all’esposizione odierna – ha proseguito – sono stati fatti dei grossi lavori prima di restauro e poi di catalogazione; infine sono stati individuati alcuni nuclei tematici, dall’iconografia manzoniana a quella sacra, passando per le opere a soggetto storico e al materiale fotografico da esporre a rotazione insieme alle stampe e alle incisioni”. “Tutto questo materiale, frutto delle donazioni – ha concluso Barbara Cattaneo – necessitava di una Sala al Palazzo delle Paure: è una grande opportunità di far mostra alla popolazione lecchese delle opere possedute e di stimolare ulteriori donazioni in questo settore. Anche la donazione di Gasparini va in questa direzione, perché arricchisce il patrimonio cittadino”.
L’artista originario di Casteggio (Pv), classe 1924, vive a Lecco dagli anni 2000 ed è uno degli artisti contemporanei più qualificati. Ha esposto alla Biennale di Venezia, alla Quadriennale di Roma e alla Triennale di Milano; nelle sue opere grafiche ha rappresentato gli orrori della guerra, la lotta partigiana, la povertà, la vita passata in campagna e nelle città semidistrutte.
Per ammissione dello stesso Gasparini, il percorso della sua opera grafica “nasce da un bisogno di partecipare alla novità della vita, di raccontare le passioni e le sofferenze, gli ideali e le speranze delle persone intese come individui sociali e veri protagonisti della storia”.
“Ho sempre partecipato volente o nolente alla vita – ha spiegato l’artista – per cui la scelta delle incisioni è coincisa con la mia volontà di incidere la vita in tutti i suoi aspetti, una passione nata per caso con la pubblicazione di alcuni disegni di Goya e Picasso”. “Mi piace la mia gentilezza di essere improvvisatore e non studioso – ha spiegato ancora Gasparini – quindi incido e rappresento la vita così come la vedo. Lecco ad esempio mi ha fatto scoprire le montagne, che per la forza vitale che contengono devono essere per forza un corpo femminile. Lecco è un enorme anfiteatro, dove tutta la città vede cosa la circonda, con il sole che illumina ogni angolo di roccia: sono felicemente sorpreso da questa operazione della mostra”.
Anche Tiziana Rota, Presidente dell’Associazione Amici dei Musei del territorio lecchese, ha sottolineato come “l’opera di Gasparini è frutto di una forte passione umana ed è sempre stata destinata al pubblico: per questo, nell’anno di Lecco Città Alpina, la mostra delle sue opere dedicate alle nostre montagne acquista ancora più valore”.
La donazione fatta da Giansisto Gasparini alla città di Lecco assume una grande importanza, perché riguarda tutta la produzione grafica dell’artista, che l’ha donata “affinché sia conservata e resa pubblica e disponibile per consultazione e diffusione”. Si tratta di una raccolta di grande valore artistico e con una funzione sociale di comunicazione, unica in Italia, che arricchisce il patrimonio artistico del Comune di Lecco; l’intera collezione consiste in 132 acqueforti, 55 xilografie, 123 litografie, 12 cartelle litografiche contenenti in totale 38 litografie di vari autori.