Seimila euro di multa per irregolarità nella vendita di pesce in due locali etnici a Lecco e Galbiate. Questo è il risultato di una prima tornata di controlli in concomitanza con il caldo. Ieri i carabinieri della motovedetta di Lecco si sono fatti un giro negli esercizi pubblici posti sulle rive del lago e nelle zone limitrofe, per controllare il rispetto delle norme igienico-sanitarie. Menù poco chiari e situazione critiche nelle cucine sono gli elementi rilevati dai militari.
In particolare i gestori dei due posti sono stati deferiti alla magistratura per “frode in commercio”, perché nei menù mancava la provenienza del pesce e l’informazione se fosse fresco o congelato. Inoltre, i militari, hanno riscontrato gravi irregolarità nella conservazione dei prodotti “ittici e l’igiene delle cucine”. Ecco quindi scattate le sanzioni amministrative di 6mila euro e le segnalazioni all’Asl.
In un’altra operazione, questa volta congiunta con i carabinieri di Merate, gli uomini del capitano Motta hanno denunciato un gruppo di uomini sospettato di essere autore di una serie di scippi e borseggi nella stazione ferroviaria di Airuno. Tra le vittime anche due lecchesi.
Da tempo i Carabinieri di Lecco, insieme ai colleghi di Merate erano sulle loro tracce del gruppetto. Le indagini iniziarono lo scorso ottobre a partire dalle denunce dettagliate di due lecchesi di 37 anni, derubati a distanza di un paio di giorni l’uno dall’altro. I due malcapitati non erano che i primi di una serie. Confrontanto le dichiarazioni delle vittime con le immagini registrate da telecamere poste in zona, i carabinieri hanno circoscritto i sospetti su alcuni giovani: tre originari del Burkina Faso, rispettivamente di 27, 26 e 20 anni e il quarto della Costa D’avorio, appena diciottenne. I quattro sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Lecco per furto aggravato e ricettazione.
Durante le perquisizioni nelle loro abitazioni (eseguite nelle prime ore del mattino di ieri 15 giugno ad Airuno e Robbiate dai militari della stazione carabinieri di Lecco, coordinati dal maresciallo Antonio Bertino con i rinforzi dei colleghi delle stazioni carabinieri di Merate e Brivio) sono stati ritrovati undici telefoni cellulari, uno dei quali riconosciuto come proprio da una una ragazza 17enne di Lecco, mentre gli altri dieci sono stati sequestrati perché ritenuti di provenienza “illecita”.