MANDELLO – E’ il fine settimana targato Moto Guzzi, per Mandello e per i numerosi appassionati della Casa dell’Aquila. Sulla “tre giorni” di festa voluta dal Guzzi Club Mandello, dal Moto club Carlo Guzzi, dall’associazione motociclistica “I laghée” e dalla Concessionaria Agostini si è alzato oggi, venerdì 13, il sipario.
Fin dalle prime ore del pomeriggio i centauri, molti dei quali provenienti dall’estero, hanno “invaso” pacificamente Mandello, raggiungendo la zona a lago del paese e sostando davanti alla sede dell’azienda, che per l’occasione ha aperto le porte del museo (che accoglie oltre 150 modelli che hanno fatto la storia dell’Aquila mandellese) in attesa di far visitare sabato 14 e domenica 15 anche l’area assemblaggio motori e quella dedicata all’assemblaggio delle moto.
In piazza Gera si sono visti anche due australiani, giunti sul Lario appositamente per la festa guzzista.
La macchina organizzativa è dunque pronta per accogliere i centauri, attesi a migliaia. Per loro, stasera e domani musica live ai giardini pubblici rispettivamente con gli “Howlin’ Lou and the whip lovers” e i “Shakers – Bianchi sporchi”, mentre ai dinamici volontari del Gruppo Amici di Luzzeno è affidata la cucina. Per sabato sera è anche annunciato uno spettacolo di fuochi d’artificio.
Per i motociclisti non è prevista alcuna quota d’iscrizione. I centauri che lo desiderano possono comunque ottenere, con un contributo di soli 5 euro, il certificato di partecipazione, accompagnato da una bandana (rossa o nera) e da una cartolina ricordo.
Il motoraduno di questo fine settimana è inoltre l’occasione per presentare la nuova guida “Itinerari Guzzi” – disponibile sia in versione italiana sia inglese – data alle stampe dall’Archivio comunale della memoria locale di Mandello. La pubblicazione è disponibile nello stand che la stessa associazione ha allestito sotto il tendone in piazza Garibaldi.
Sabato 14 e domenica 15 la Guzzi rimarrà aperta dalle ore 9 alle 18 (ultimi ingressi alle 17.30).
Particolarmente ammirata, già da venerdì pomeriggio, l’officina meccanica di Giorgio Ripamonti detto “Ferèe”, dove spesso si recava Carlo Guzzi e dove nel 1919 iniziò la storia gloriosa della Casa dell’Aquila. Quell’anno nei locali di via Cavour fu montata infatti la prima motocicletta, la mitica “G.P.” (Guzzi-Parodi).
Ad accompagnare i visitatori nella visita all’officina (dove sono custoditi attrezzi e macchinari di grande interesse per gli appassionati, tra cui un trapano progettato e costruito proprio da Ripamonti e Guzzi) sono Graziano Andrea Trincavelli, classe 1921, nipote di Giorgio Ripamonti, e suo figlio Giovanni.