LECCO – Riceviamo e pubblichiamo:
“Scrissi pubblicamente il 3 dicembre 2012:” I tempi oggi ci impongono di fare un qualcosa…… La domanda che normalmente ci viene ovvia da farci, è ,ma allora cosa possiamo fare? Una scelta coraggiosa e responsabile che non ci vincoli da quel mare con venti sempre in rapido cambiamento per intensità e direzione. Uscire dal patto di stabilità responsabilmente, senza troppi se e senza troppi ma, una scelta coraggiosa indubbiamente , ma sicuramente oggi necessaria di fronte a tutti i cittadini che hanno sperato e aspettavano con l’amministrazione Brivio un deciso cambiamento per la propria città.”
Oggi la Lega Nord scoprendo l’acqua calda fa nascere l’iniziativa “Rompiamo il patto” ,ma cosa è cambiato rispetto un anno fa , a parte il fatto che a proporlo fosse un Consigliere Comunale di Italia dei Valori e che nessuno neppure la sua maggioranza e famigerata Lega Nord diede importanza alla proposta? E Intanto anche la seconda asta pubblica indetta per la vendita palazzo Ghislanzoni, l’edificio al civico 51 di via Roma, è andata deserta.
Dopo la prima gara andata deserta ai primi di agosto, il Consiglio Comunale aveva deliberato di ridurre l’importo a base d’asta ad euro 3.400.000, rispetto alla cifra a base di gara iniziale di euro 3.980.000. Ora si procederà alla permuta con immobili di altri enti della Pubblica amministrazione oppure l’edificio potrebbe essere utilizzato come corrispettivo ai privati per la realizzazione di opere . La mancata vendita di Palazzo Ghislanzoni mette inevitabilmente in difficoltà l’attuale equilibrio di bilancio tanto che il Comune già fatto sapere che in vista ci saranno “pesanti tagli alla spesa corrente”. Insomma difficoltà sommate ad altre difficoltà quando un anno fa si poteva coraggiosamente uscire dal patto e spendere circa 4 milioni per interventi di assoluta urgenza.
Ora siamo in ritardo, abbiamo perso quel treno e abbiamo sobbarcato di tasse il povero cittadino , almeno spero che per quando riguarda Via Roma 51 ci si pensi un attimo : serve indire urgentemente una commissione invitando al tavolo tutte le associazioni e decidere serenamente sul da farsi. Uscire dal Patto di stabilità ora ? Troppo tardi servirebbe ben poco , servirebbe invece da parte di tutti quei partiti PDL ,PD che oggi sono al governo (governo di grandi Intese) e in Consiglio Comunale che si preoccupassero di più dei cittadini e si mettessero a lavorare seriamente in tal senso , sbloccare il patto di stabilità per quei comuni virtuosi , incentivare il lavoro e attuare una riforma fiscale e pensionistica seria e sostenibile .
Ezio Venturini
Capogruppo Consigliare Italia dei Valori