LECCO – Riceviamo e pubblichiamo:
“Al peggio non c’è limite, la classe dirigente della politica sta offrendo in questi giorni uno spettacolo indecoroso per un Paese civile. Ormai siamo alla frutta, al capolinea di una stagione durata 20 anni e che lascia un consuntivo politico ed economico devastante.
I problemi dei cittadini continuano ad essere ignorati da una classe politica e partiti ormai senza bussola che operano senza trasparenza di intenti. La seconda repubblica è fallita, come gli attori che l’hanno animata. Lasciando il Paese allo sbando e i cittadini sul lastrico.
Le responsabilità di Berlusconi da una parte e Bersani e il PD dall’altra sono evidenti, non trovano scusanti. Se Bersani avesse fatto sul serio il segretario e avesse scommesso lo scorso anno su Matteo Renzi probabilmente lo scenario politico sarebbe stato diverso.
Certo le difficoltà non sarebbero mancate, ma la fase del Berlusconismo e dell’anti- Berlusconismo sarebbe finalmente stata già archiviata e probabilmente il PD oggi avrebbe governato in solitaria. La miopia e l’ambizione hanno provocato un ritardo ingiustificabile nei processi di innovazione e modernizzazione della politica italiana.
Ancora oggi i colpi di coda di un apparato che non si rassegna ad abbandonare le armi sia nel centro destra che nel centro sinistra stanno tenendo in scacco una intera nazione.
Matteo Renzi non è uno Statista, ma solo un Sindaco, talvolta è leggero, ma ha le idee chiare e rappresenta, a mio giudizio, l’unica vera novità in questo momento sul panorama nazionale.
L’unico capace di scardinare un sistema arcaico e anacronistico e rinnovare il PD; l’unico che può imporre anche al centro destra di cambiare rotta e consentire ai suoi dirigenti di smarcarsi da Berlusconi.
I congressi del Pd a livello territoriale si sono conclusi, congressi e primarie chiusi, dove a votare erano solo gli iscritti.
Ora comincia un’altra storia, dove anche noi cittadini non iscritti potremmo dire la nostra per l’elezione del segretario nazionale del più grande partito del Paese.
E’ una scommessa che la società civile non può perdere. Matteo Renzi non sarà uno Statista, ma rappresenta una speranza di cambiamento. In questo momento forse l’unica alla quale aggrapparsi per garantirci un futuro diverso.
Mi auguro che i cittadini capiscano la posta in gioco e vadano a votare l’8 dicembre per una proposta all’altezza del cambiamento indispensabile per il nostro Paese.
Corrado Valsecchi