Bione. Boscagli: “Incapacità e paura della propria ombra”

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Filippo Boscagli

Filippo BoscagliLECCO – “4 anni di lavori al Bione buttati via tra burocrazia, incapacità e la paura della propria ombra”. Va giù duro il capogruppo consigliare al comune di Lecco del Ncd Filippo Boscagli.

“1.800.000€ belli pronti per il Bione. Era la cifra destinata nell’estate 2009, la nuova amministrazione nel 2010 doveva semplicemente decidere i lotti con cui dividere i lavori e iniziare, così entro il 2011 almeno il 60% del Centro Sportivo sarebbe stato messo a nuovo (vialetti, fognature, spogliatoi…) – prosegue Boscagli – Da allora però l’Amministrazione ha prodotto un’infinita serie di stop, di supposti problemi con l’Arpa, con la conferenza dei servizi che non dava l’ok. Così ogni mese, ogni anno i lavori venivano rinviati, il patto di stabilità peggiorava le casse comunali, i soldi sparivano mentre qualche cellula impazzita della maggioranza per lavarsi la coscienza chiamava in causa la Regione che non aveva nessuna responsabilità sul tema. Grazie a Dio l’assessore regionale in questione è Antonio Rossi non proprio uno disinteressato allo sport, che assumendosi l’onere di cercare di portare a casa qualcosa di buono per questa povera città ha mosso tutto ciò che poteva per far si che Lecco si sentisse dire: “tranquilli per quello che vi serve i lavori si possono fare”, cioè si sono sempre potuti fare!”.

Boscagli non ha dubbi nell’afermare che: “Una miriade di scuse hanno bloccato il Bione come una serie infinita di altre opere in città, per assoluta ingiustificabile incapacità. Difficile, per chi come me ha magnifici ricordi di quel luogo, descrivere l’amarezza di aver visto degradare un Centro, potenzialmente di assoluta eccellenza e bellezza, e colpevolmente aver dilapidato 4 anni di risorse e attività”.

Quindi il capogruppo del Nuovo Centro Destra conclude: Oggi, inutile prendersi in giro, i lavori che al Bione potrebbero partire non sono nemmeno in progetto, così come oggi non ci sono i soldi per farli. Questo nell’assoluta confusione di chi prima parla dei campi in sintetico, dell’area esterna, poi dice che il problema è la piscina. Intanto leggiamo indecorosi segretari di sinistra che tuttora agitano colpe delle amministrazioni passate (dopo 5 anni!). L’unica, stavolta, è affidarsi alla concretezza amministrativa di un Antonio Rossi, che pur non avendo ne obblighi ne responsabilità sul Bione, cerca di ottenere una riqualificazione divenuta impossibile per l’inconcludenza di qualcuno e sarebbe davvero un risultato pari alle sue medaglie olimpiche”.

 

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