ROMA – “Parzialmente soddisfacente” la risposta data dal Governo in Commissione Finanze al Question Time di alcuni deputati del Partito Democratico, tra i quali il parlamentare lecchese Gian Mario Fragomeli.
Il tema sottoposto interessava gli effetti della circolare 36/E dell’Agenzia delle Entrate, datata 19 dicembre 2013, che – in sostanza – ha reso diseconomica l’installazione di impianti fotovoltaici superiori ai 3 kW sia per i privati cittadini che per le aziende, interessando inoltre anche gli impianti già esistenti.
La circolare in oggetto impone di mettere a catasto l’impianto fotovoltaico insieme all’immobile su cui insiste, provocando in questo modo un evidente aumento della rendita catastale ed il conseguente, notevole, incremento dell’imposta IMU/Tasi. Il documento dell’Agenzia delle Entrate ha inoltre rivisto la percentuale di ammortamento annuo degli investimenti riguardanti gli impianti fotovoltaici, riducendola dall’attuale 9% al 3%, con il successivo, pesante, aggravio del recupero del costo aziendale sostenuto.
Nel replicare al Governo a nome di tutti i deputati interroganti, l’On. Fragomeli ha dichiarato di intravedere “una parziale schiarita nella risposta data, dal momento che si prospetta una nuova e specifica previsione normativa riguardante l’aliquota di ammortamento e che questa dovrà necessariamente tener conto dell’onerosità degli investimenti realizzati per l’installazione di un impianto fotovoltaico e dei congrui tempi necessari ad ammortizzarli”.
“Restano tuttavia – conclude Fragomeli – le ombre riguardanti il tema dell’obbligo di accatastamento e dell’aumento delle imposte che vanno a gravare sui proprietari di impianti fotovoltaici: a questo proposito abbiamo comunque già annunciato la preparazione di una puntuale risoluzione di indirizzo al Governo che approfondisca definitivamente la problematica”.