Deichmann: negozio chiuso alla Meridiana , otto in mobilità

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DeichmannLECCO – Chiuso temporaneamente per lavori: è quanto recita il cartello esposto sulla vetrina del negozio Deichmann situato nel centro commerciale La Meridiana e che da settembre non apre alla clientela.

A quanto sembra, a fine estate il locale sarebbe stato interessato da pesanti infiltrazioni d’acqua e dalla caduta di alcuni pannelli dal soffitto. Così, in attesa che si concludesse l’opera di messa in sicurezza, i dipendenti sono rimasti a casa auspicando di poter riprendere il loro servizio il prima possibile.

Una speranza che è iniziata a vacillare a inizio dicembre quando alle otto lavoratrici del punto vendita è stata comunicata la procedura di messa in mobilità.

“Fino ad oggi i dipendenti sono stati regolarmente pagati come se lavorassero, non è stato utilizzato alcun tipo di ammortizzatore – spiega Roberto Frigerio, sindacalista della Fisascat Cisl – la scorsa settimana è però arrivata questa lettera di licenziamento collettivo da parte dell’azienda”.

Il provvedimento sarebbe stato motivato dal gruppo tedesco dall’insoddisfazione nell’andamento degli ultimi due anni del punto vendita. Attualmente, secondo quanto si apprende da fonti sindacali, sarebbe in corso anche una causa civile tra l’azienda e la proprietà del centro Meridiana riguardo ai danni subiti dal negozio a causa delle infiltrazioni e i costi dell’intervento di sistemazione.

Non solo danni alle strutture ma, pochi giorni prima della chiusura, ci sarebbe stato anche il ferimento di una lavoratrice, finita al pronto soccorso a colpita da un pannello cascato dal soffitto, come conferma il sindacato. Frigerio spiega della trattativa in corso con l’azienda e i timori che la chiusura del punto vendita possa non essere provvisoria ma definitiva:

“Abbiamo avuto un incontro con i referenti di Deichmann ai quali abbiamo chiesto il ricollocamento della forza lavoro in altri punti vendita ma l’azienda ha negato questa possibilità. Negativo anche il riscontro alla nostra richiesta di utilizzare la cassa integrazione straordinaria. Nei prossimi giorni incontrerò le lavoratrici – conclude il sindacalista della Cisl – e decideremo quali saranno i passi più opportuni da compiere”.