RUBRICA – Il genere femminile si trova ad affrontare sin dalla pubertà quei piccoli disagi legati al ciclo e dall’età più matura i problemi legati alla menopausa.
Il ciclo è una sequenza di cambiamenti fisiologici periodici, mediamente della durata di 28 giorni che ha come fine la maturazione di una cellula uovo e che è regolato dalla produzione ciclica di ormoni.
Talvolta possono manifestarsi alcune problematiche: sindrome premestruale, irregolarita’, mestruo doloroso o abbondante, che
La sindrome premestruale si manifesta nei giorni antecedenti la comparsa del flusso ed è caratterizzata da sbalzi d’umore, irritabilità, tensione mammaria, ritenzione idrica, insonnia cefalea. E’ conseguenza di squilibri ormonali, come la riduzione di progesterone e l’aumento di prolattina, anche se la causa precisa di questo fenomeno non è ben nota. Per contrastarla sono utili accorgimenti nell’alimentazione quotidiana: si suggerisce una dieta iposodica e povera di grassi, che prediliga la regolare assunzione di frutta, verdura, legumi e cereali integrali, ricchi di minerali, fibre e acqua, importanti per la funzionalità intestinale e per ridurre la ritenzione di liquidi. –da non dimenticare un pezzo di cioccolato: migliora anche l’umore!!!-possono essere trattate con integratori (nei casi più importanti è necessario rivolgersi al proprio ginecologo).
Il rimedio d’elezione per contrastare i sintomi della sindrome premestruale è l’agnocasto da assumere per almeno tre mesi consecutivi. Molto utili sono anche il partenio, in caso di tensione, emicrania e dismenorrea, e i Sali di magnesio, calcio e potassio; il primo in particolare per le sue azioni contro la tensione muscolare, favorisce il rilassamento senza sedare.
Importanti anche l’olio di Oenotera e l’olio di borragine, ottime fonti di Acido Gamma Linolenico, un grasso semiessenziale con azione antinfiammatoria, antiaggregante e di vaso-protezione poiché riduce la sintesi di colesterolo. Sono utili per sindrome premestruale, sintomi della menopausa, ma anche per problematiche cutanee come acne e dermatite atopica.
La MENOPAUSA è un evento fisiologico che corrisponde al termine dell’età fertile della donna e del ciclo mestruale. Ovviamente non si tratta di una patologia ma può presentare disturbi e sintomi. I più frequenti sono: vampate di calore, sudorazione, disturbi dell’umore, palpitazioni, insonnia, gonfiore, secchezza vaginale. Aumenta anche il rischio di malattie cardiovascolari e di osteoporosi. Si ricorda anche in questa fase l’importanza dello stile di vita: attività fisica, niente fumo, e apporto di Sali di calcio e magnesio e di vitamina D, sottoforma di integratori alimentari ma anche con la dieta (utili: formaggi stagionati, pesce azzurro, noci, nocciole, cavoli, broccoli).
L’integrazione alimentare rappresenta un alleato utile per contrastare i disturbi della menopausa: i rimedi più comuni sono la soia e il trifoglio rosso, impiegati per il loro contenuto di isoflavoni, che mimano nell’organismo l’azione degli estrogeni naturali. I loro effetti più importanti sono la diminuzione delle vampate di calore, la prevenzione di patologie cardiovascolari e del calo della densità ossea ( è necessaria l’assunzione per periodi prolungati), e non da ultimo il miglioramento dei valori di colesterolo grazie alle saponine della soia.
E’ utile associare alla soia probiotici e/o prebiotici, poiché gli isoflavoni vengono attivati a livello intestinale da un enzima prodotto dalla flora batterica.
Molto nota è anche la cimicifuga, che agisce riducendo i valori di ormone luteinizzante, impiegata per contrastare vampate di calore, sudorazioni notturne, disturbi del sonno e problematiche della sfera emotiva.
Si citano altri fitoterapici che possono essere usati anche in associazione ai precedenti, soprattutto per i problemi di ansia, umore ed insonnia: passiflora, dalle proprietà calmanti, rodiola, pianta tonico-adattogena, antistress utile anche per contrastare la fame compulsiva, luppolo e salvia come sedativi e iperico per il suo effetto antidepressivo (fare attenzione alle possibili INTERAZIONI con altri farmaci).
Altre problematiche molto diffuse tipicamente femminili sono CISTITE e CANDIDOSI.
La cistite è un’infezione che colpisce le basse vie urinarie, caratterizzata da uno stato di infiammazione della mucosa vescicale. Molto spesso è dovuta a germi patogeni di origine intestinale o vaginale (Il più comune è Escherichia coli-circa 80% dei casi).
I sintomi sono: minzioni frequenti, difficoltà ad urinare, bruciori, dolore, brividi, urine maleodoranti e a volte ematuria.
Nelle forme più lievi e per prevenire infezioni recidivanti, o comunque in associazione alle cure antibiotiche, possono essere utili integratori mirati e accorgimenti pratici ( bere almeno due litri di acqua, non trattenere l’urina, curare la stipsi, adeguata igiene intima).
Gli integratori più efficaci nelle infezioni da Escherichia coli sono il Mirtillo rosso americano o cranberry e uno zucchero di origine naturale, il mannosio, che riducono l’adesione dei batteri alla superficie della mucosa vescicale.
Usati sono anche l’uva ursina per le sue proprietà antisettiche e rimedi con azione diuretica (verga d’oro, tarassaco ecc).
La candidosi vaginale è un’infezione causata da un microrganismo della specie dei miceti (Candida Albicans), che vive abitualmente nel nostro organismo ma che si può sviluppare in maniera eccessiva dando luogo a infezioni sintomatiche con prurito intenso, dolore, bruciore e perdite. Esistono numerosi antimicotici, impegati generalmente per uso topico. Utile per contrastare la candidosi è l’approccio alimentare: riduzione di zuccheri raffinati e incremento di frutta,verdura,cereali integrali, che aiutano anche a contrastare la stipsi e a migliorare l’attività intestinale. Si suggerisce anche l’integrazione con fermenti lattici, soprattutto lattobacilli e bifidobatteri, utili per ripristinare l’equilibrio enterico e vaginale.
E’ importante che ogni donna si rivolga al proprio farmacista di fiducia per avere un consiglio personalizzato per i piccoli problemi quotidiani e periodicamente al proprio medico, sottoponendosi ad esami clinici in caso di assunzione di anticoncezionali e durante la menopausa.
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