Il forno di Wall Street resta spento: “salta” l’affidamento

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L'ingresso dell'ex pizzeria Wall Street
L'ingresso dell'ex pizzeria Wall Street
L’ingresso dell’ex pizzeria Wall Street

LECCO – “Salta” l’affidamento della Pizzeria della Legalità: giovedì il Comune di Lecco, con determinazione dirigenziale del direttore del settore Politiche sociali e di sostegno alla famiglia, ha dichiarato la decadenza dell’assegnazione provvisoria della gestione dell’ex pizzeria Wall Street, sequestrata negli anni ’90 al clan dei Coco Trovato, ed ora si appresta a aprire una nuova gara d’appalto.

Al bando per la gestione dell’immobile, e quindi per concretizzare il progetto della Pizzeria della Legalità, era stata presentata un’unica offerta, quella dell’ATS, Associazione Temporanea di Scopo, composta da ARCI Lecco, La Fabbrica di Olinda società cooperativa sociale onlus e l’associazione L’Altra Via di Calolziocorte.

Quest’ultima associazione però, come spiegano dall’amministrazione comunale, non avrebbe ratificato la decisione del proprio presidente di presentare la domanda per il bando e quindi, senza il consenso del Consiglio direttivo, la partecipazione dell’Altra Via di Calolziocorte non è stata ritenuta valida.
L’irregolarità era già stata segnalata formalmente al Comune da Qui Lecco Libera, con due documenti protocollati datati 2 e 16 aprile.

“Come avevamo amaramente previsto – scrivono da QLL – il bando indetto a gennaio dal Comune di Lecco non avrebbe visto presentarsi offerte valide. S’è fatto di tutto per evitare di perdere la faccia ma l’improvvisazione, come si sa, è consigliera perfida. L’ultimo beffardo epilogo della ventennale vicenda dell’ex pizzeria del clan Trovato travolge così gli artefici della propagandata “pizzeria della legalità”, una soluzione che ha trovato più spazio sulla bocca dei politici piuttosto che nelle carte di un progetto credibile e realizzabile. Addio dunque alle promesse della “prima pizza sfornata con l’inizio di Expo”, magari in piena campagna elettorale”.

Dal Comune di Lecco, nel frattempo, fanno sapere di aver disposto con il medesimo atto l’immediata ripubblicazione del bando, costituito dai medesimi atti di gara del precedente “Ritenendo fondamentale che si compia nel più breve tempo possibile la restituzione alla collettività del bene confiscato alla criminalità organizzata, per il quale sono in fase di conclusione anche i lavori di ristrutturazione curati da ALER Lecco”.