CALOLZIO – Il cimitero Maggiore di Calolziocorte è finito ancora una volta al centro delle mire dei ladri di rame: dopo lo scorso episodio, avvenuto a luglio, nella notte tra mercoledì e giovedì, i malviventi hanno fatto di nuovo il loro ingresso nel campo santo, depredando le tombe di vasi e arredi in rame.
Secondo una prima stima sarebbero tra le 25 e le 30 tombe “violate” dai delinquenti che, come nell’ultimo “colpo”, sono riusciti ad entrare nel cimitero attraverso il cancello laterale, forzando un lucchetto.
“Il ripetersi di questi episodi deprecabili colpisce fortemente i calolziesi – ha commentato il sindaco Cesare Valsecchi – non si tratta di furti che portano a grossi bottini per i ladri, i danni questa volta sono più contenuti della scorsa, è grande invece il danno morale che la comunità subisce”.
Per questo l’amministrazione comunale è decisa a contrastare questo fenomeno: “Già in occasione del primo furto avevamo chiesto preventivi per installare nuove telecamere, non solo al cimitero, ma anche in prossimità delle scuole e della biblioteca, in punti sensibili dove si sono verificati altri furti in passato”.
Stessa sorte è toccata nei giorni scorsi al cimitero di Barzanò, per la terza volta in nemmeno due mesi oggetto di attenzione da parte dei ladri di rame.