Sull’acqua domenica scoppia un caso davvero “Orrido”

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Secondo quanto riferisce il quotidiano “Il Giorno” nelle sue pagine lecchesi, ieri, “in barba a tutte le leggi e i decreti, la centrale idroelettrica funzionava a pieno regime e un tratto del Pioverna era completamente a secco. Subito i responsabili del Comitato Amici dell’Orrido sono partiti alla carica”.

L’articolo a pagina 3 del dorso locale nell’edizione di oggi fa riferimento al decreto ministeriale del 1953 (la legge sul rilascio minimo vitale) definendolo “carta straccia,  non ha alcun valore, le autorità competenti si rimbalzano le responsabilità e così il Pioverna e l’Orrido muoiono sotto la pressione della centrale idroelettrica”.

“Questa mattina come del resto domenica scorsa, è stato possibile accertare che la centrale idroelettrica era in funzione si leggeva sul sito internet del Comitato Amici dell’Orrido- anche se il Decreto Ministeriale consente il funzionamento nei soli giorni feriali. Abbiamo richiesto l’intervento dei carabinieri di Bellano per far rispettare il Decreto, ma hanno declinato. Chi ha autorizzato la società a far funzionare la centrale anche quando dovrebbe essere ferma? Come è stato possibile superare un Decreto Ministeriale? Nei prossimi giorni approfondiremo la questione e presenteremo esposto alla Magistratura”.

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