
LECCO – “Non ne farei una tragedia. Tra pochi mesi quei cartelloni non ci saranno più e Lecco vedrà restituito uno dei suoi monumenti, restaurato grazie agli sponsor”.
L’assessore Valsecchi replica così’ alle polemiche per quei maxi manifesti pubblicitari sul lungolago di Lecco che tanto hanno fatto parlare nelle ultime settimane. L’argomento è stato sollecitato in consiglio comunale dalle richieste di chiarimento giunte dal consigliere di sinistra Alberto Anghileri, che ha chiesto che somma ha investito il privato, e del leghista Andrea Corti che quei cartelloni li rimuoverebbe volentieri anche “facendo una colletta tra i cittadini”, ha ironizzato, per pagare al Comune quanto introitato dallo sponsor.
Venticinque mila euro è quanto versato dall’operatore privato, circa la metà di quanto necessario per la messa a nuovo del complesso monumentale. “Abbiamo inaugurato una stagione di restauri di beni pubblici grazie al contributo dei privati e continueremo su questa strada – ha commentato l’assessore – i tempi sono cambiati, una volta c’erano i benefattori che mettevano risorse proprie senza chiedere nulla in cambio, ora è prevalso lo sponsor commerciale che ha bisogno di visibilità. Se ci sarà da digerire della pubblicità, anche invadente, non lo consideriamo un problema, questo succede in altre città, non solo in Italia ma anche in Europa”.

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