Le prime stime sulle domande per il Reddito di Cittadinanza
Il sindacato e gli operatori: “Non poche criticità”
LECCO – 7 mila domande a Lecco e 20 mila in Brianza, sono le prime stime sul Reddito di cittadinanza diffuse dalla Cisl nell’incontro di approfondimento che si è tenuto giovedì pomeriggio nella sede lecchese del sindacato.
Un incontro per parlare sia del Reddito di cittadinanza e che di Quota 100. I lavori sono stati introdotti da Rita Pavan, segretaria generale della Cisl Monza Brianza Lecco.
Ha poi preso la parola Anna Fumagalli, responsabile degli sportelli sociali della Fnp (i pensionati della Cisl).
Dopo aver ricordato che in Italia 5 milioni di persone vivono sotto la soglia della povertà, la Fumagalli ha ricordato i caratteri distintivi del Reddito di cittadinanza: il contrasto alla povertà e la politica attiva del lavoro. Successivamente è entrata nel merito dei requisiti necessari per ottenerlo evidenziandone anche le non poche criticità.
Cristina Pagano del Centro per l’impiego di Lecco, ha illustrato la situazione in merito ai nuovi compiti che spetteranno ai Centri per l’impiego. Al di là delle indicazioni contenute nella legge, la sua raccomandazione, per coloro che otterranno il Reddito di cittadinanza, è stata quella di recarsi personalmente ai Centri per iniziare l’iter di ricerca di un posto di lavoro.
La gestione di questo nuovo provvedimento richiederà un potenziamento del personale dei Centri per l’Impiego al netto dei 6/7 navigatori che dovrebbero essere assegnati a Lecco. Vanessa Gaddi, anche lei del Centro per l’Impiego di Lecco, ha poi fornito i numeri e le casistiche di coloro (165) che lo scorso anno sono stati presi in carico per il reinserimento lavorativo a fronte del Reddito di Inclusione.
Infine, Norberto Pandolfi, responsabile Inas di Lecco, ha affrontato le questioni tecniche relative a Quota 100. A questo proposito va rilevato che in questi giorni gli sportelli dell’Inas di Lecco sono stati frequentati da un numero notevole di utenti.