Rifondazione: “Ok le campagne sull’amianto, ora si passi all’azione”

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Rifondazione Comunista palude alla campagna di informazione lanciata dalla dalla Provincia, dall’ARPA e dall’ASL di Lecco sulle tematiche legate all’amianto che sfocerà a marzo, come dichiarato, in un convegno ad hoc per i nostri amministratori pubblici. “Bene e ancora bene” dicono dal Dipartimento Sanità e Stato Sociale della Federazione Provinciale di Lecco del partito.

“Come Rifondazione Comunista in questi ultimi vent’anni abbiamo organizzato a Lecco, molte volte in collaborazione con Medicina democratica, molteplici iniziative attorno alla pericolosità dell’amianto; non ultima la proiezione in diverse sale pubbliche del nostro territorio del film: ‘Verrà la morte e avrà i tuoi occhi: AMIANTO’. Quindi non possiamo che essere favorevoli a tutte quelle iniziative di allargamento della coscienza collettiva su queste problematicità. Detto questo ora però non sono più rinviabili azioni concrete e tangibili per conseguire obbiettivi precisi di prevenzione e salute pubblica. Per questo è fondamentale dare gambe a bonifiche e a messa in sicurezza del territorio mettendo a disposizione anche risorse pubbliche”.

Rifondazione Comunista ricorda inoltre che la Regione Lombardia ha mappato con un certa precisione aerofotogrammetria i siti con presenza d’amianto in tutti i territori provinciali e alcuni nostri Comuni, anche se limitati, hanno pure censito la presenza d’amianto sui loro territori: “materiali e documenti su cui agire con speditezza, quindi, ci sono. Lo si faccia”, dicono, aggiungendo poi: “L’IMU che a breve dovrà essere applicata da tutti i Comuni, può essere una leva per incentivare sia i progetti di bonifica sia uno sviluppo di occupazione vera nel campo del fotovoltaico per la sostituzione dei tetti in eternit. Anche se a tutt’oggi non sono ancora chiare molte cose in merito alla regolamentazione comunale per l’applicazione dell’IMU, bisogna spingere perché tutti i Comuni prevedano aliquote agevolate per i proprietari di immobili che eliminano siti in amianto prevedendo possibilmente anche contributi ad hoc per chi, sostituendo i tetti in eternit, installa impianti fotovoltaici. Noi siamo anche più che favorevoli all’idea di far nascere anche a Lecco una libera organizzazione di avvocati, giuristi, esperti medico-scentifici ecc.. per la tutela contro i crimini e i rischi industriali e per la tutela della salute e dell’ambiente, così come proposto da alcuni ambientalisti dopo la recente sentenza di Torino. Alla Provincia quindi chiediamo che oltre alle meritorie proposte di informazione sulla pericolosità dell’amianto operi da subito per attivare questa rete organizzativa”.