In un 2011 contraddistinto da numerose frane e alluvioni, che hanno colpito il nostro Paese, e dall’inquinamento dell’aria, che ha fatto registrare valori record in molte città italiane (solo a Lecco la quantità di PM10 ha superato i limiti di legge per ben 10 giorni dall’inizio dell’anno), si pone di fondamentale importanza l’attività di prevenzione e di controllo dell’ecosistema nel quale viviamo. Questo è il messaggio che l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente ha voluto lanciare con l’incontro di martedì pomeriggio, avvenuto presso la Sala Consigliare della Provincia di Lecco; un appuntamento che è servito sopratutto per fare il punto della situazione, e per conoscere le operazioni che hanno visto impegnato l’ente nell’anno appena trascorso, oltre che gli obbiettivi prefissati per il 2012.
Per l’occasione sono giunti a Lecco i vertici regionali dell’ente: il presidente di ARPA Lombardia, Enzo Lucchini, il direttore generale, Umberto Benezzoli, e il direttore del dipartimento provinciale di Lecco, Angelo Pirovano.
A fare gli onori di casa è stato l’assessore provinciale all’ambiente, Carlo Signorelli: “Da sempre crediamo che la collaborazione tra enti, uniti da obbiettivi comuni, sia un valore aggiunto. Con ARPA si è creata una consolidata collaborazione e siamo lieti di accoglierli”.
In effetti, le attività svolte dall’Agenzia, si intrecciano spesso con l’opera delle istituzioni locali, ed influiscono fortemente sul sistema socio-economico: in particolare, parliamo del monitoraggio delle acque, dei supporti tecnici legati all’idrogeologia e alle componenti naturalistiche (essenziali per valutazioni di impatto ambientale), e a quei prodotti messi liberamente a disposizione dall’ente ad organi pubblici e singoli cittadini (previsioni meteo e valanghe, bollettini delle emergenze sanitarie e derivanti da rischi naturali, bollettini dell’inquinamento).
“Questo volume di attività è conseguenza di un nuovo modo di lavorare, promosso dalla riforma di legge varata nell’agosto del 2010 da Regione Lombardia – ha dichiarato il presidente Lucchini – una misura che ha permesso la riorganizzazione dell’Agenzia. Quello che è stato modificato con tale riforma, non sono le finalità e i compiti di ARPA: restiamo il supporto tecnico scientifico degli enti territoriali, continuiamo ad operare un controllo ambientale con segnalazione alle autorità in caso di violazioni amministrative e penali, lavoriamo per la formazione e l’educazione ambientale; ciò che è cambiato è l’organizzazione di ARPA, con un progetto di riordino della rete laboratoristica, che si concluderà con il duopolio Milano-Brescia, e che è mosso dalla necessità di mantenere alta l’efficienza e ottimizzare i costi”.
I dati relativi all’anno 2011, riepilogati dal direttore regionale Benezzoli, evidenziano come lo scorso anno siano incrementati notevolmente, rispetto al 2010, i controlli ordinari ad industrie ed imprese agricole (+150%): “Questo valore, relativo a verifiche concordate preventivamente con le aziende – ha spiegato lo stesso direttore – è espressione di una forte collaborazione venutasi a creare con i privati”; i controlli a sorpresa sono stati invece 102 in tutta la Lombardia, ed hanno portato all’applicazione di 20 sanzioni amministrative e penali. 601 sono stati, invece, gli interventi per emergenza ambientale, richiesti in misura maggiore nell’area di Brescia (18%) e da quella di Milano (14%), segue Bergamo (13%), Lecco (10%), Como (6%) e, in ultimo Sondrio (1%).
Le stime dell’ARPA per il 2012 prevedono un aumento dell’attività di monitoraggio delle acque sotterrane, di laghi e fiumi, ma sopratutto delle grandi opere, con verifiche mirate alla liceità del materiale in ingresso e in uscita dai cantieri. Complessivamente, l’Agenzia stima di effettuare 2195 controlli ordinari e 193 controlli straordinari.
Sulla stessa linea il dipartimento di Lecco, sia per quanto riguarda i risultati dell’anno passato, sia per l’attività programmata nel 2012: “Anche nella nostra provincia – ha evidenziato il direttore di ARPA Lecco, Pirovano – hanno subito un forte incremento i controlli ordinari alle imprese, oltre ai procedimenti per emissioni in atmosfera (+240%) e per inquinamento elettromagnetico (+96%). Per quanto quanto riguarda le emergenze ambientali, per il 90% dei casi, si è trattato di inquinamento superficiale delle acque, e sono stati compiuti complessivamente 58 interventi. Il dipartimento di Lecco, inoltre, è impegnato costantemente nel monitoraggio del nostro lago, anche sul versante comasco, dei laghi della provincia di Sondrio e dell’Idroscalo di Milano. Nel 2012 contiamo di compiere 83 controlli ordinari e 5 straordinari; questi ultimi si rendono necessari, in modo particolare, per costatare lo stato di siti precedentemente bonificati, per verificare se i valori esaminati sono rimasti inalterati”.