Comunità montana spaccata? Greppi subito sotto attacco
Critiche dal centro-destra: “La lista non rappresenta tutti i territori”
GALBIATE – Un’assemblea calda quella che si è riunita martedì sera nella sede della Comunità Montana a Galbiate per l’elezione del presidente.
Dopo un impasse sull’interpretazione dello statuto per l’elezione dei vice presidenti dell’assemblea, l’attenzione si è spostata sull’elezione del presidente della Comunità Montana.
Presentata un’unica lista, a trazione centro-sinistra, a sostegno del presidente uscente Carlo Greppi e sostenuta dai sindaci di 9 comuni (Vercurago, Olginate, Garlate, Erve, Monte Marenzo, Valgreghentino, Carenno, Civate e Valmadrera). A creare malumori, tra i sindaci di centro-destra, il fatto di non essere stati minimamente consultati nella creazione della lista che non risulterebbe rappresentativa di tutti i territori della comunità montana.
Lo scontro è stato a tratti molto duro, particolarmente critico il sindaco di Pescate De Capitani. Anche il fronte bergamasco (Torre De’ Busi, Cisano e Pontida) non ha risparmiato gli attacchi paventando anche un’eventuale uscita dalla Comunità Montana.
Greppi è stato comunque votato con 18 voti su un totale di 26 comuni (3 astenuti, 2 contrari, 3 non hanno partecipato al voto).
Il sindaco di Mandello Riccardo Fasoli
“Quello che emerge dalla discussione è che un po’ tutti i territori hanno avuto la sensazione di non essere stati rappresentati in questi anni – ha detto il sindaco Riccardo Fasoli -. Questa sera, nella lista che è stata letta, ci sono territori che non sono rappresentati in giunta. Sappiamo benissimo che la cosa importante è che ogni territorio abbia un referente politico in giunta che abbia la possibilità di parlare con gli uffici e conosca il territorio. Questo penso poteva fare la differenza per tutte le persone sedute qui oggi. Forse era questo il ragionamento da fare invece di fare un ragionamento politico, sia da una parte che dall’altra. Questa era la soluzione migliore ma non è stata portata avanti. Nel predisporre una lista bisognava avere l’accortezza di rappresentare tutti i territori e forse si può ancora fare. Se continuiamo con questa lista, però, si vedrà una spaccatura che forse sarebbe meglio non vedere dal primo giorno in cui si insedia una nuova giunta”.
Il sindaco di Pescate Dante De Capitani
“Oggi, se guardiamo la composizione della Provincia, i tempi erano maturi per creare anche nella Comunità Montana una lista inclusiva di tutte le sensibilità politiche e le realtà territoriale. Invece ci ritroviamo una Comunità Montana che è prerogativa dei soliti nomi che, non discuto sul fatto che siano di alto profilo, ma hanno tutti la prerogativa di aver portato avanti una Comunità Montana assente dal territorio – duro l’attacco del sindaco -. La Comunità Montana in questi ultimi anni si è dimostrato un ente inutile, un carrozzone che pensa solo a pagare gli stipendi al personale ma non agisce sul territorio. Si ripresentano gli stessi nomi, ma qui ci vuole la passione e quella determinazione che non ho mai trovato in questa Comunità Montana. Non possiamo nemmeno dimenticare che i due maggiori comuni, Calolziocorte e Mandello, non sono rappresentati”.
Il sindaco di Valmadrera Antonio Rusconi
“Se tanti sindaci hanno sottoscritto la lista di Greppi Carlo è perché stimano il lavoro che ha fatto in tutti questi anni – ha detto Rusconi -. C’è una lista depositata e penso che sia corretto metterla in votazione questa sera”.
Il presidente riconfermato Carlo Greppi
“Ho lavorato 5 anni con passione, dedizione e il massimo impegno. Ho condiviso con un gruppo di amministratori, con i quali evidentemente mi son sentito più in sintonia, una serie di analisi e su questa base abbiamo stilato delle linee di indirizzo che sono state depositate in Comunità Montana – ha detto Greppi -. Non ho interessi personali da rappresentare né una carriera da perseguire, sono qui per passione e mi dispiacciono le critiche del sindaco di Pescate. Abbiamo comunque scelto persone che possono rappresentare tutti i territori, è chiaro che non possiamo presentare 26 assessori. Per quel che riguarda le cose fatte, abbiamo portato a casa il finanziamento del Gal (Gruppo di azione locale) perciò non accetto chi ci rimprovera che non ci siamo dati da fare”.
Il consigliere di Calolzio Fabio Mastroberardino
“Sono amareggiato perché Calolziocorte, il comune più grande della Comunità Montana, non è stato interpellato nella formazione della lista. Se volete fare una azione politica va benissimo, ma non è nello spirito con cui molti di noi sono qui – ha detto -. Mi appello alla sensibilità e intelligenza politica per rivedere questa lista. Posto che Calolzio non avanza nessuna pretesa su un eventuale assessorato ciò che non va bene è la modalità con cui si è agito. Partendo così qui non si potrà lavorare bene”.
Il sindaco di Torre de’ Busi Eleonora Ninkovic
“Non parteciperò al voto perché è importante che la Comunità Montana sia sul territorio nelle sue funzioni principali e questo purtroppo non è successo – ha detto -. Se chiediamo ai cittadini cosa fa la Comunità Montana sono pronta a scommettere che nessuno sa rispondere. Sui territori si sente l’assenza della Comunità Montana”.
Il sindaco di Olginate Marco Passoni
“Sembra che i sindaci dell’area di centro-sinistra abbiano fatto un atto di forza, ma questo non è assolutamente vero – ha detto Passoni -. Qualcuno ha deciso di fare un percorso parallelo che non è andato in porto e, visto che non è riuscita questa operazioni, Greppi avrebbe dovuto aprire ad altri. Se fosse andato in porto, probabilmente il sottoscritto ed altri magari erano in minoranza e ci sta tutto perché qui ci sono delle forze politiche e non possiamo far finta che siamo tutti uguali. Poi si possono fare ragionamenti diversi, ma la premessa è un’altra: non si può dire che siamo partiti costruendo una lista cercando di lasciare fuori qualcuno, perché qualcun’altro ha iniziato a costruire una lista cercando di lasciar fuori altri ma non è riuscito”