LECCO – Boom di furti nella abitazioni dei lecchesi nel 2011. Il dato è emerso durante la seduta plenaria della Cabina di Regia, l’organo di governo del Patto per la Sicurezza stipulato tra la Prefettura di Lecco, Regione Lombardia, Provincia e Comune di Lecco, ed i Comuni di Calolziocorte, Casatenovo, Mandello del Lario, Merate e Valmadrera.
L’incontro è avvenuto questa mattina presso la Prefettura di Lecco, e durante la riunione sono stati illustrati i primi risultati dei quattro gruppi di lavoro, costituiti nel giugno dello scorso anno: queste squadre hanno lavorato al contrasto delle infiltrazioni della criminalità organizzata in ambito di appalti pubblici, al contrasto alla criminalità predatoria, alla prevenzione della devianza giovanile e alla preparazione di un censimento delle aree di degrado e insicurezza.
Le statistiche snocciolate in Prefettura riguardano in particolare i reati predatori commessi in provincia. I dati elencati si inseriscono in un quadro che segna una diminuzione del numero generale dei reati nel 2011 rispetto all’anno precedente (- 8,12%) e tale andamento è seguito allo stesso modo dai furti (-3,02%) ma, all’interno di questa categoria, è evidente un balzo in avanti dei furti ai danni di abitazioni (+ 24,45%) e delle rapine (+ 11,49%).
” Tali fenomeni – spiegano dalla Prefettura – rivestono carattere pendolare nel territorio lecchese, nel senso che i delitti sono messi in atto principalmente da soggetti provenienti dall’area metropolitana milanese e dall’area bergamasca.” E’ la Brianza l’area maggiormente colpita, e con minore intensità anche il capoluogo e i comuni della sponda orientale del Lario.
Le contromisure messe in campo dalla Cabina di regia si concentrano, in modo particolare, sull’analisi criminale del fenomeno, attraverso una copiosa raccolta d’informazioni, tuttora in corso, per redigere una cartina che identifichi le “aree calde” nel comune di Lecco, e le dinamiche ricorrenti di tale tipologia di reati. ” In particolare – spiega la Prefettura in una nota – è emerso, tra l’altro, che circa il 50% dei reati di che trattasi sono concentrati in quattro quartieri contigui (su 16) della città, nelle ore pomeridiane e prevalentemente negli ultimi mesi dell’anno. Per consentire una più mirata attività di prevenzione, l’analisi sarà ora estesa all’intero territorio provinciale.”