Al Lavello il ricordo del profugo Enzo Patuzzi
“Non c’è bandiera che possa giustificare l’odio e la violenza”
CALOLZIOCORTE – Calolziocorte celebra la Giornata del Ricordo. Si è tenuta questa mattina, 10 febbraio, al parco Martiri delle Foibe al Lavello una piccola cerimonia che ha visto la partecipazione del Consiglio Comunale dei Ragazzi, in rappresentanza delle scuole medie di Calolzio, oltre ai musicisti e al coro dell’istituto comprensivo.
Enzo Patuzzi, profugo giuliano originario di Pola, ha raccontato la sua storia: “E’ molto importante partecipare a queste manifestazioni perché è importante che chi viene dopo di noi porti avanti la memoria – ha detto con la voce rotta dall’emozione -. E’ importante insegnare a chi viene dopo di noi che non c’è nessuna bandiera che possa giustificare l’odio, la violenza o il massacro di persone. Coraggio ragazzi, oggi siete in una situazione migliore e queste cose non devono più accadere”.
“Cari ragazzi avete il dovere di commemorare convintamente queste giornate per far si che non venga mai a mancare l’impegno e rinnovare la gratitudine per quelle vittime che, con il loro sacrificio, hanno testimoniato il valore della vita e della democrazia – ha detto il vice sindaco Aldo Valsecchi -. Con la vostra mostra ‘Luci nel buio’ non avete dato distinzione alle vittime, che esse siano dei lager, dei gulag o delle fosse: esiste solo la ferma condanna che quelli sono stati dei crimini. Un unico grido emerge, ovvero che quei fatti mai più si ripetano. Coltivate la memoria perché è un bacino prezioso contro l’indifferenza”.
Il consigliere Pamela Maggi ha condotto la cerimonia e ha letto un breve stralcio della memoria di chi ce l’ha fatta, mentre i rappresentati del consiglio comunale dei ragazzi hanno spiegato cosa sono le foibe e i fatti a esse legate. Un momento è stato dedicato anche alla storia di Graziano Udovisi, profugo istriano, mentre tre rose bianche sono state posto sotto la targa dedicata ai Martiri delle Foibe.
Presenti anche gli assessori Cristina Valsecchi, Tina Balossi, Dario Gandolfi e il consigliere Fabio Mastroberardino, oltre ai rappresentanti del gruppo Alpini di Calolzio e dell’associazione Carabinieri.