Ho amato questo romanzo. E pensare che non volevo leggerlo! Per fortuna sono rinsavita così da potermi gustare quello che, sicuramente, è il libro più famoso di Ken Follett.
Si tratta di un’opera imponente (come il più recente La caduta dei giganti), ricca di dettagli, fatti e personaggi. Abbraccia circa quarant’anni della storia inglese del 1300 per un totale di poco più di mille pagine. Ma non spaventati dalla mole! Si fa leggere tutto d’un fiato grazie alla scrittura facile e scorrevole di Follett: un vero maestro.
Il genere? Impossibile definirlo in una sola parola. È un mistery, ma anche una dolcissima storia d’amore (quanto ho atteso il bacio tra Aliena e Jack!). Per non parlare della rievocazione storica che ci offre: Follett tocca una dimensione epica, trasportandoci nell’Inghilterra medievale al tempo della costruzione di una cattedrale gotica.
Assolutamente un romanzo da non perdere per gli amanti del genere (o per coloro che, per il momento, hanno visto solo la miniserie televisiva trasmessa pochi mesi fa).
Trama. Tutto ha inizio con l’affondamento della White Ship, la Nave Bianca che trasportava l’erede al trono d’Inghilterra, avvenuto nel 1120. Tutto ha fine molto tempo dopo con l’assassinio dell’arcivescovo di Canterbury Thomas Becket, avvenuto nel 1170 per mano degli uomini del re Enrico II.
Nel mezzo c’è la lunga ed estenuante guerra civile inglese (anche detta anarchia), durata quasi vent’anni (dal 1135 fino al 1154) tra il re Stefano, messo sul trono dai baroni e dalla Chiesa dopo la morte di Enrico I, e l’Imperatrice Matilde, unica figlia legittima del vecchio re.
Su questo sfondo storico, magistralmente evocato, si snodano le vicende di numerosi personaggi, tra sogni e ambizioni, odi e rancori, vendette, e una grande storia d’amore. Tutto ruota intorno alla costruzione della cattedrale di Kingbridge, che il priore Philip e Jack il costruttore riusciranno a portare a termine dopo numerose peripezie.