LECCO – Prossimamente potrebbe fare capolino, per le strade cittadine, il bidone di raccolta per olio lubrificante usato, che darà ai lecchesi la possibilità di disfarsi dell’olio “vecchio” della propria auto, nel rispetto della legge e dell’ambiente. Questo tipo di recipiente è una novità assoluta per il Comune di Lecco, come per il territorio provinciale, dove attualmente esistono isole ecologiche capaci di raccogliere gli oli usati di uso domestico, ma non il lubrificante per veicoli meccanici, come quello delle automobili appunto, ma anche di imbarcazioni e macchine agricole.
“L’impegno dell’amministrazione comunale è quello di posizionare un contenitore di questo tipo, in tempi che auspico non lunghi, così da recuperare da utenze domestiche l’olio lubrificante. Un impegno che già da oggi mi assumo come assessore all’ambiente”, ha spiegato nella mattinata di martedì l’assessore e vicesindaco Vittorio Campione.
La novità è emersa in occasione dell’arrivo in città della manifestazione “CircOliamo”: l’iniziativa è promossa dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e del Segretariato Sociale Rai, che nell’arco di due anni toccherà tutti i capoluoghi di provincia italiani, e che ha fatto tappa a Lecco proprio nella mattinata di martedì. La manifestazione puntava a coinvolgere le scuole del capoluogo con un campus informativo, ma causa la forte pioggia, il tutto è stato annullato ed è stato distribuito del materiale informativo negli istituti scolastici, mentre i lecchesi hanno potuto consegnare il proprio olio usato al tir di “Circoliamo”, che ha sostato in piazza della Repubblica dalle ore 9 alle 13.
“Sono due gli obbiettivi di questa campagna – ha spiegato, in conferenza stampa, il coordinatore del Consorzio, Sebastiano Di Ficcio – fare opere di sensibilizzazione all’educazione ambientale ed incontrare i cittadini, le istituzioni e le associazioni del territorio”; duplice anche l’opera del Consorzio: “Raccogliamo circa il 95% dell’olio di risulta, proveniente dalla lubrificazione di macchinari industriali – ha aggiunto Di Ficcio – e destiamo gran parte di questo alla rigenerazione, ricavandone olio nuovo, identico all’olio minerale estratto dal petrolio. In questo nostro compito siamo primi in Europa, dove l’olio viene in prevalenza viene destinato alla combustione. Il nostro obbiettivo è quello di recuperare anche il 5% mancante, in uso ai privati cittadini”.
L’impegno preso dall’amministrazione lecchese di fornire ai cittadini un recipiente per la raccolta del lubrificante, altamente dannoso per l’ambiente, è condivisa anche dall’assessore provinciale, Carlo Signorelli, che su questo ha ipotizzato il coinvolgimento dei territori limitrofi: “Personalmente mi dichiaro disponibile a sedermi ad tavolo di confronto tra Provincia e Comuni, insieme a Silea, l’azienda pubblica gestore dei trattamento rifiuti nel lecchese, per studiare una soluzione periferica, in particolare per i piccoli utenti.” Un problema non da poco lo smaltimento dell’olio lubrificante: solo lo scorso anno, in provincia di Lecco, ne sono state recuperate oltre 2180 tonnellate.