Frutta e verdura fresca davanti alla porta di casa
Un’iniziativa innovativa che coniuga ambiente e sociale
CALOLZIOCORTE – “Quel che gh’è”, un’espressione dialettale (letteralmente “quello che c’è”) per definire il nuovo sistema di delivery porta a porta coordinato dalla Cooperativa Il Grigio di Calolziocorte, con il supporto di Fondazione Cariplo e la collaborazione di Coldiretti Lecco-Como. L’innovativo progetto, che dà valore al territorio e tutte le persone coinvolte nella filiera, è stato presentato questa mattina, mercoledì, presso la sede di via Vitalba.
In poche parole da oggi le persone potranno ricevere direttamente a casa propria frutta e verdura delle aziende agricole del territorio lecchese attraverso un “abbonamento” che sarà possibile sottoscrivere sul portale dedicato (quelcheghe.it). Un progetto che unisce gli obiettivi di sostenibilità ambientale legati alla filiera corta, al km0 e ai prodotti di stagione, ad aspetti sociali, offrendo a persone con difficoltà un’opportunità di lavoro. Genera inoltre la possibilità di sostenere le piccole aziende agricole del territorio, spesso a conduzione familiare, andando incontro nel contempo al ridotto tempo però a disposizione delle famiglie da investire nel recarsi fisicamente presso l’azienda agricola.
“Ringrazio le altre due cooperative che, insieme a Il Grigio, hanno preso parte a questo progetto e sono la cooperativa Larius e la cooperativa Paso – ha detto Francesco Manzoni presidente della cooperativa Il Grigio -. Un grazie anche alla Fondazione Cariplo che permette che questo progetto possa stare in piedi e, non da ultimi, tutti coloro che lavorano la terra e forniscono i prodotti per questo ‘km0 fresco’. Un km0 che, oltretutto, si lega a una finalità sociale che permette l’inserimento lavorativo delle persone. Il sociale e la nostra terra sono fortemente uniti in questo progetto. Speriamo che sia l’inizio di qualcosa di veramente importate per il territorio, per gli agricoltori, per le cooperative e per tutti quelli che partecipano”.
A entrare nel merito di “Quel che gh’è” è stato il coordinatore del progetto Alessio Dossi: “Il tentativo è quello di raggiungere tutte quelle persone che per i più svariati motivi non possono accedere ai prodotti a km0. Ci siamo interrogati su quale innovazione potevamo introdurre, e abbiamo trovato il sistema della distribuzione porta a porta in una accezione più ampia rispetto a sistemi già messi in atto dalle aziende agricole stesse”.
Un abbonamento molto flessibile per la consegna a casa di una cassetta (small, medium e large a seconda delle esigenze) con i prodotti del territorio. Una volta attivato l’abbonamento il cliente, senza più pensarci, potrà ricevere a casa i prodotti il venerdì pomeriggio o il sabato mattina, a seconda della scadenza prescelta: “Prodotti freschi che seguono la stagionalità per un km0 vero, da qui il nome scelto per il progetto – ha continuato Dossi -. Un aspetto ambientale che si sposa con l’aspetto sociale, visto che il progetto può dare una possibilità a persone in difficoltà. Senza dimenticare il supporto che viene dato alle aziende agricole del territorio che possono raggiungere anche quelle persone che oggi si rivolgono alla grande distribuzione”.
Il progetto prende il via con la consegna di ortaggi, ma le possibilità future sono “infinite”. Le aree coperte sono quelle della Val San Martino fino alla zona di Lecco e Valmadrera, anche in questo caso non è escluso che, se dovessero arrivare richieste da altri territori, non si possa pensare di allargare il giro.
Fondamentale il contributo di Fondazione Cariplo, così come il supporto di Coldiretti che ha accolto il progetto con grande entusiasmo: “Ci auguriamo che questa iniziativa faccia molta strada, ci crediamo tanto. Non potevamo non sostenere un progetto che parla di stagionalità e vendita diretta – hanno detto i rappresentati di Coldiretti -. Mi auguro che con questo progetto si vada a consolidare il km0 che non deve essere una moda, ma una abitudine. Tra l’altro abbiamo visto che ci sono tanti giovani e tante donne che rappresentano tante piccole aziende che, prima di tutto, sono un presidio sul territorio perché quando si parla di ambiente bisogna parlare di agricoltura”.
A rappresentare il comune di Calolziocorte l’assessore Cristina Valsecchi: “Una iniziativa molto importante che può rivolgersi non solo ai privati ma anche alle attività artigianali – ha detto Valsecchi -. Io ho una gelateria e la qualità del mio prodotto passa proprio dalla ricerca di materie prime a km0 che vengono fornite da tanti piccoli produttori presenti sul territorio. La qualità del prodotto fresco non ha eguali e credo che questo progetto possa aprirsi e rappresentare un’opportunità anche per tante attività come la mia”.
“Quel che gh’è” oggi ha fatto il primo piccolo passo, ma l’augurio di tutti è che possa presto cominciare a correre per raggiungere grandi risultati.