Calolzio. Nuovo passo avanti nell’iter verso il teleriscaldamento

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Il comune ha presentato le modifiche alla convenzione proposta da Varese Risorse

Il sindaco: “Siamo convinti che la realizzazione dell’impianto sia molto importante dal punto di vista ambientale”

CALOLZIOCORTE – Un nuovo passo avanti nell’iter di project financing proposto da Varese Risorse al comune di Calolziocorte per realizzare un impianto di teleriscaldamento. Se dal punto di vista politico la maggioranza guidata dal sindaco Marco Ghezzi è sempre più convinta della strada intrapresa soprattutto per l’importanza del progetto in tema di ambiente, dal punto di vista tecnico la commissione di ieri pomeriggio, giovedì, è servita per spiegare le modifiche proposte dal comune alla bozza di convenzione presentata da Varese Risorse.

“Dal punto di vista ecologico il teleriscaldamento è la direzione verso cui stanno andando parecchi comuni perciò riteniamo l’iniziativa positivi e degna di essere portata avanti – ha detto il sindaco Ghezzi -. Rispetto alle criticità, invece, ci sono i disagi legati a un anno e mezzo o due di lavoro per la realizzazione della rete. Oggi siamo qui, però, per valutare la questione tecnica legata alle nostre controproposte alla bozza di convenzione di Varese Risorse. Controproposte che dovranno essere poi valutate e accettate dall’azienda che ha proposto il project financing”.

A illustrare il tema è stato l’avvocato del comune Enrico Maria Curti: “Siamo qui perché c’è un privato che si è fatto carico di presentare un progetto e il comune è chiamato a valutare se è di pubblico interesse. Questa è la fase in cui siamo. Se ci sarà valutazione positiva il progetto sarà inserito nel piano triennale, quindi ci sarà una gara a cui tutti possono aderire, con la società che ha proposto il progetto (Varese Risorse) che ha diritto di prelazione”.

L’avvocato ha analizzato nei particolari la bozza di convenzione proposta da Varese Risorse perché questa sia effettivamente riconducibile a una concessione: “Ciò che contraddistingue una concessione sono i rischi che è chiamato ad assumersi il privato. Noi abbiamo preso il contratto e l’abbiamo reso più coerente alle nostre esigenze in alcuni punti con delle modifiche sostanziali: abbiamo preteso che alla fine della concessione la rete rientri nella piena disponibilità del comune; abbiamo fatto in modo di riconoscere al privato un indennizzo in caso di conclusione anticipata della concessione solo nel caso in cui sia il comune a cessare anticipatamente la concessione; abbiamo preteso dal privato la condivisione col comune di una parte di extra marginalità di cui il privato può godere durante la concessione; abbiamo chiesto al privato di rimborsare le spese di gara e allacciare le utenze a prezzo calmierato; abbiamo chiesto di inserire penali se si sforano i termini e di corrispondere al comune un canone per tutta la durata della concessione”.

Non si è parlato concretamente di numeri perché l’iter è ancora nella fase di verifica della fattibilità del progetto: “Si tratta di proposte sostanziali e bisognerà vedere se il privato le accetta. Noi però eravamo chiamati a interrogarci se ci fosse un’effettiva traslazione del rischio sul privato. Un passaggio che abbiamo portato avanti seguendo le linee guida dell’Associazione Nazionale Anticorruzione (Anac)”.

Richieste di chiarimento sono state sollevate in primis dai consiglieri di minoranza Paolo Cola (Cittadini Uniti per Calolzio) e Daniele Vanoli (Cambia Calolzio). In particolare Cola ha voluto capire quale sia la reale convenienza per il cittadino fermo restando che i cittadini non sono obbligati ad allacciarsi alla rete ma è una decisione spontanea. Chiarimenti anche rispetto al caso in cui una delle parti private dovesse fallire: l’avvocato ha risposto che, come ad esempio per le reti gas, essendo un pubblico servizio non può assolutamente essere sospeso.

Adesso la palla passa a Varese Risorse che dovrà valutare le modifiche apportate alla bozza di convenzione dal comune di Calolziocorte.